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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’ArtExplorer, il primo catamarano adibito a museo, attraccherà a Venezia, durante la Biennale d’arte, dal 17 al 23 aprile. La città italiana è una delle prime tappe del nuovo festival culturale itinerante (interamente gratuito) della Fondation Art Explora, che toccherà fino al 2026 una ventina di città del Mediterraneo. Sarà prima a La Valletta, a Malta (dal 21 al 31 marzo). Poi, una volta lasciata Venezia, attraccherà al Vieux-Port di Marsiglia (dal 6 al 19 giugno), dopo di che raggiungerà il Marocco, a Tangeri (a settembre) e Rabat (a ottobre). L’ultima tappa annunciata per il 2024 è in Spagna, a Malaga, il prossimo novembre.
Il catamarano, lungo 47 metri, progettato dagli architetti Axel de Beaufort e Guillaume Verdier, è il fiore all'occhiello della Perini Navi. La vela è un’opera di Laure Prouvost, l’artista che aveva rappresentato la Francia alla 58ma Biennale Arte nel 2019. Il progetto è di Frédéric Jousset, imprenditore, collezionista e mecenate.
Nel 2019 Jousset ha fondato Art Explora, una fondazione che promuove l’accesso democratico all’arte e che, dal 2021, in collaborazione con l’Académie des Beaux-Arts, secolare istituzione di Parigi, organizza il premio europeo Art Explora, aperto a tutti i musei europei, finalizzato a finanziare progetti innovativi capaci di raggiungere nuovi pubblici. Tra i progetti sostenuti dalla fondazione, il camion museo MuMo, in collaborazione con il Centre Pompidou, che fa viaggiare in Francia le opere del museo (progetto poi ripreso nel Regno Unito dalla Tate Liverpool), e l’Hangar Y, un nuovo centro culturale che ha aperto nel 2023 a Meudon, alle porte di Parigi, in una delle prime officine per dirigibili del mondo della fine dell’800.
Secondo la stampa francese, Frédéric Jousset avrebbe investito 41 milioni di euro per la costruzione della barca museo, che può accogliere fino a 2mila persone al giorno. Il festival itinerante ha inoltre ottenuto finanziamenti per 2 milioni di euro del programma della Commissione europea «Europa Creativa», a sostegno in particolare del settore della cultura per «salvaguardare, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica e il patrimonio culturale europei» (e che dispone di un bilancio di 2,44 miliardi di euro per il periodo 2021-27).
Il festival ruota intorno ai temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, del dialogo multiculturale, della salvaguardia del patrimonio storico-culturale, dell’universalità dell’arte. A bordo dell’ArtExplorer è stato realizzato un tunnel «immersivo» che proporrà un’esperienza digitale e «sensoriale», «Présentes», realizzata in collaborazione con il Louvre e a partire dalla collezione del museo, sul tema della donna e il Mediterraneo. Vi hanno partecipato tra gli altri il regista Nicolas Saada e l’artista Simone Fattal, mentre la coreografia è stata affidata a Sidi Larbi Cherkaoui e le musiche sono del Soundwalk Collective, con le voci di Patty Smith e Mika.
In collaborazione con l’Ircam, l’Istituto di ricerca acustica/musica del Centre Pompidou, è invece stato realizzato un «viaggio sonoro» attraverso il Mediterraneo, una composizione musicale di 11 minuti, da seguire a occhi chiusi. In ogni città tappa sarà inoltre proposto un ampio programma di altri eventi, affidati a una curatela locale, mostre ed esperienza di realtà virtuale, concerti, proiezioni, performance e i «Week-ends Océan», con dibattiti e tavole rotonde. Il tutto si svolgerà «a terra», in un «villaggio itinerante» progettato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, composto da un assemblaggio di container e tetti ondulati e gonfiabili.
Tra le mostre presentate c’è «Sous l’Azur», curata da Rebecca Lamarche-Vadel, che allestirà una ventina di opere, di tutte le epoche, sul tema del mito e del mistero con artisti come Anri Sala, Etel Adnan, Joan Miró, Luigi Zuccheri, Baya.
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