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Alexandre Crochet
Leggi i suoi articoliIl 12 giugno Kamel Mennour e la sua galleria parigina hanno annunciato una donazione di grande rilievo,180 opere, al Musée d’Art Moderne (Mam) di Parigi. Si tratta di lavori di oltre 45 artisti e riflette la ricchezza e varietà del percorso della galleria dalla sua creazione nel 1999, nonché la qualità del suo peculiare sguardo artistico. «La galleria ha compiuto 25 anni lo scorso autunno, ha dichiarato Mennour, Sono tanti anni al servizio dei miei artisti, per accompagnarli, promuovere e diffondere il loro lavoro. Questa donazione al Musée d’Art Moderne, e più in generale alla collettività, è per me una scelta ovvia. Parigi è la città dove vivo e lavoro da sempre». «È una delle più importanti donazioni nella storia del museo, gli fa eco Fabrice Hergott, direttore del Mam, e un notevole arricchimento per i musei della città di Parigi».
Le opere donate entreranno ufficialmente a far parte delle collezioni permanenti del Mam dopo il processo di acquisizione e convalida da parte di Paris Musées e dello Stato. Tra gli oltre 45 artisti che hanno segnato la scena contemporanea negli ultimi decenni figurano Alicja Kwade, Petrit Halilaj, Mohamed Bourouissa, Camille Henrot, Latifa Echakhch e Dhewadi Hadjab, oltre ad altre figure di spicco come Yona Friedman, François Morellet, Gina Pane, Bertrand Lavier, Anish Kapoor, Daniel Buren, Ugo Rondinone, Lee Ufan, Douglas Gordon, Huang Yong Ping, Tadashi Kawamata, Zineb Sedira e Philippe Parreno. «Le loro opere arricchiranno profondamente le collezioni del Musée d’Art Moderne di Parigi, rafforzando la sua capacità di rappresentare la ricchezza e la complessità della creazione contemporanea», precisano la galleria e il museo, sottolineando il ruolo essenziale delle gallerie nel sostegno agli artisti.
Non si tratta della prima donazione effettuata dalla galleria, che ha già donato opere al Centre Pompidou di Parigi e al MoMA di New York, tra gli altri. Né si tratta di un caso isolato tra i grandi galleristi francesi, poiché fa eco alla donazione nel 2024 di Emmanuel Perrotin e dei suoi artisti di 23 opere al Centre Pompidou. Perché questa scelta del Mam, al di là della ragione principale, ovvero la chiusura al pubblico del Centre Pompidou fino al 2030 per lavori di ristrutturazione? «Ho visto così tante mostre del museo, all’Arc [Animation-Recherche-Confrontation, dipartimento del Mam], e mi sono fatto un’idea», confida Kamel Mennour. E continua: «Dopo quella del gallerista Michael Werner [presentata nel 2012-2013, Ndr], non c’era stata una donazione di questa portata. Alla fine, una galleria accumula mostre, ma qui quella prevista permetterà di offrire una panoramica delle nostre scelte di artisti giovani e meno giovani. Scoprire l’arte e diventare gallerista sono stati per me un dono della vita, ho iniziato da zero. Mi è sembrato naturale restituire ciò che ho ricevuto. È il mio modesto contributo all’attuale boom di Parigi, che non esisteva quando ho iniziato, e testimoniarlo attraverso gli artisti che accompagniamo».
Nel 2027 nelle sale dell’Arc, all'ultimo piano del museo, è prevista una mostra dedicata alla donazione Mennour, accompagnata da un catalogo.
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