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Il busto di Iside scoperto nel sito dell’antica fortezza di Satala

Foto: Università Tecnica di Karadeniz

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Il busto di Iside scoperto nel sito dell’antica fortezza di Satala

Foto: Università Tecnica di Karadeniz

Iside era oggetto di culto anche nella Turchia nord-orientale

Un team di archeologi ha scoperto, nel sito dell’antica fortezza di Satala (l’attuale Sadak) un busto in bronzo raffigurante l’antica dea egizia

Roberto Mercuzio

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Un’equipe di archeologi al lavoro nel sito dell’antica fortezza di Satala (l’attuale Sadak, nella Turchia nord-orientale), ha portato alla luce un busto in bronzo raffigurante Iside, l’antica dea egizia il cui culto si diffuse in tutto il mondo greco-romano.

Satala, situata nella provincia turca di Gümüşhane, era una roccaforte militare e centro amministrativo sul fronte orientale dell’Impero romano. Situata in una posizione strategica, presso le sorgenti del fiume Lycus, fungeva da base della Legio XV Apollinaris (una legione romana attiva tra il 41 a.C. circa e il V secolo), e da punto di raccolta per le truppe di tutta la regione. Nel corso del II e III secolo d.C., intorno a questo «castrum», sorse un «vicus», vale a dire un insediamento civile. Oggi di questo sito rimangono un acquedotto e le sue grandi mura.

Gli archeologi, sotto la direzione di Elif Yavuz Çakmur dell’Università Tecnica di Karadeniz, hanno trovato il busto in bronzo di Iside nella necropoli dell’insediamento. Alto una ventina di centimetri, raffigura la dea su una base circolare decorata con tre foglie a forma di calice.

Il commercio e le migrazioni lungo il Mediterraneo diffusero la conoscenza di Iside in tutta la popolazione romana e, nel I secolo d.C., i suoi templi sorgevano in molti importanti centri portuali. Il suo culto era particolarmente popolare tra i mercanti e i soldati, poiché ispirava i sentimenti di protezione e di fortuna.

«Per quanto ne sappiamo, qui le legioni seguivano i culti di Mitra e dei Dodici Dei. La presenza di Iside, tuttavia, rivela la qualità e quantità della diversità religiosa all'interno dell'esercito romano e mostra come le divinità orientali fossero accolte in tutto l’Impero», ha dichiarato Çakmur alla stampa specializzata.

Per quanto riguarda il rinvenimento di sculture, c’è a Satala un precedente illustre e «d’epoca»: nel 1872 gli abitanti del villaggio scoprirono la famosa «Afrodite di Satala», una grande statua raffigurante la dea greca e risalente al periodo ellenistico. L'opera fu successivamente acquisita dal British Museum. La scultura di Iside è in fase di restauro e dovrebbe poi essere esposta al Museo Civico di Gümüşhane.

Roberto Mercuzio, 30 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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