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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliSe in tante società chiamano sportivi a insegnare a dipendenti e manager «come si sta in squadra», alla Fondazione Ermanno Casoli di Fabriano invitano artisti per innaffiare di pensieri obliqui e imprevedibili la routine del lavoro seguendo un programma di laboratori chiamato E-Straordinario. Ed Elica, l’azienda-madre produttrice di cappe da cucina, quest’anno ha esportato il progetto alla succursale cinese nella città di Shengzhou coinvolgendo l’artista Yang Zhenzhong (nato a Hangzhou nel 1968), cui il 9 maggio consegna il quindicesimo Premio Casoli a Shanghai. È Marcello Smarrelli, storico dell’arte formato a Roma e specializzato a Siena, a raccontare di cosa si parla: «Quando mi hanno invitato a diventare direttore artistico della Fondazione di un’azienda manifatturiera mi sono chiesto che cosa fare. Ho scoperto che il mondo della formazione aziendale per risolvere problemi si basa sul metodo della metafora. Allora mi sono detto: se si può chiamare un calciatore per fare “team building”, si potrà usare la metafora dell’arte per fare formazione chiedendo a un artista di progettare un’opera insieme ai dipendenti». Il laboratorio di gruppo, assicura lo storico dell’arte, avviene negli orari consueti per una o due giornate e con i dipendenti pagati normalmente. «Consideriamo l’arte contemporanea una palestra di innovazione. Restare ancorati all’idea di lavorare a testa bassa si traduce in un lavoro senza pensare. Invece senza idee non sei competitivo e per avere idee devi vivere in un ambiente stimolante. Abbiamo scelto l’arte contemporanea perché il fondatore di Elica, Ermanno Casoli, amava l’arte e nel 2007 il figlio ha voluto una fondazione a suo nome». Da qui nasce il premio: «Ogni anno individuiamo un artista che abbia un’idea dell’arte come relazione con gli altri; finora abbiamo avuto Francesco Arena, Marinella Senatore, Cesare Pietroiusti, Danilo Correale, tra gli altri, tutti interessati a costruire una comunità temporanea. Poi troviamo un’azienda interessata e realizziamo un’opera d’arte che coinvolga i dipendenti». Per quest’anno hanno scelto Yang Zhenzhong, passato dalla Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2007: «Con scansioni 3D ha fatto maschere dai volti di 50 dipendenti di Shengzhou per sottolineare sia la loro identità, sia come l’azienda sia una grande macchina teatrale, e realizzato il video dal titolo “Disguise” che viene presentato il 9 maggio nello showroom di Elica a Shanghai», conclude Smarrelli. Info su www.fondazionecasoli.org.
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