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Francesco Tiradritti
Leggi i suoi articoliIl professor Silvio Curto si è spento a Torino il 24 settembre 2015
Chi ha conosciuto Silvio Curto lo ricorderà soprattutto per i suoi modi pacati, affabili e signorili e per la sua grande generosità. È stato però anche uno dei più grandi egittologi italiani del XX secolo e ha avuto il grande merito di trasformare il Museo Egizio di Torino in una delle realtà culturali più attive del paese e in un punto di riferimento dell’egittologia mondiale.
Nato a Bra nel 1909, aveva concluso i suoi studi come classicista con uno studio dedicato proprio alla sua città natale. Alla fine della guerra era entrato a far parte della Soprintendenza alle Antichità Egizie come ispettore per poi essere nominato direttore dell’Egizio nel 1964. Nei vent’anni in cui ne ha retto le sorti, ha trasformato la prestigiosa istituzione torinese in un polo in cui avessero impulso sia la ricerca scientifica che la divulgazione di alto livello.
Non è esagerato affermare che il maggiore merito di Silvio Curto sia stato quello di portare l’egittologia a Torino. Come docente presso l’Università di Torino (1964-1989) e il Politecnico di Torino (1964 al 1984) ha preparato almeno due generazioni di studiosi, il contributo dei quali è stato determinante per la pubblicazione della serie di cataloghi del museo voluta proprio da Curto.
Dal 1961 al 1969 era stato direttore della Missione Archeologica del Museo Egizio durante la campagna di salvataggio dei monumenti nubiani. Come ringraziamento per l’opera prestata dal nostro Paese il governo egiziano aveva fatto dono all’Italia della cappella rupestre dedicata a Horus da Thutmosi III (metà del XV secolo a.C.) a Ellesiya. In mancanza del necessario stanziamento per coprire le spese di trasporto del santuario, Silvio Curto non aveva esitato ad anticipare di tasca propria la somma necessaria.
Curto aveva continuato a rappresentare un riferimento per l’egittologia italiana anche dopo il suo pensionamento. Era stato uno degli organizzatori del Congresso internazionale di Egittologia tenutosi a Torino nel 1991 e nel 2002 era stato chiamato a far parte della commissione incaricata di indicare le linee guida per il rinnovamento del Museo Egizio che hanno visto recente attuazione con l’apertura dello scorso aprile.
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