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Rachida Dati

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Rachida Dati

La ministra della Cultura francese sarà processata per corruzione

Nel periodo in cui era parlamentare europea Rachida Dati avrebbe ricevuto 900mila euro da una filiale olandese della Renault-Nissan per consulenze mai svolte. Con lei a giudizio anche Carlos Ghosn, all'epoca dei fatti amministratore delegato della società automobilista

La ministra della Cultura francese, Rachida Dati, sarà processata con l’accusa di corruzione, traffico di influenze, abuso di potere e abuso di fiducia per fatti risalenti al periodo in cui era parlamentare europea. Lo ha riferito una fonte giudiziaria all’Agenzia France Presse. La data del processo sarà stabilita il 29 settembre, e, secondo fonti citate dall’agenzia francese, il procedimento giudiziario potrebbe iniziare dopo le elezioni municipali di Parigi previste per marzo 2026. Dati, 59 anni, era la potenziale candidata di destra alla carica di sindaco della capitale francese.

Ex ministra della giustizia nel governo Sarkozy, Dati era stata incriminata nel 2019 con l’accusa di aver ricevuto da una filiale olandese della Renault-Nissan, la Rnbv, all'epoca guidata da Carlos Ghosn,  900mila euro in onorari per servizi di consulenza senza però aver effettivamente svolto incarichi professionali per l’azienda. I pagamenti sarebbero avvenuti tra il 2010 e il 2012, mentre  Dati sedeva nel Parlamento europeo (2009-19). Le indagini si sono concentrate sul tentativo di stabilire se Dati abbia esercitato attività di lobbying, vietate ai funzionari eletti, presso il Parlamento europeo a favore del costruttore automobilistico. La ministra ha sempre respinto le accuse.

Oltre a Dati, è stato rinviato a giudizio anche Carlos Ghosn, oggi 71enne ex presidente e ceo di Renault-Nissan-Mitsubishi, attualmente latitante in Libano dopo essere fuggito dal Giappone nel 2019, nascosto in una cassa per strumenti musicali. Era stato arrestato a Tokyo nel 2018 per irregolarità finanziarie . Ghosn, su cui pende un mandato di arresto sia da parte della Francia che del Giappone, non può essere estradato dal Libano, che non ha accordi in tal senso con i due Paesi. Anche Ghosn respinge tutte le accuse.

Redazione, 23 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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