Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Graziella Melania Geraci
Leggi i suoi articoliPolignano a Mare (Bari). Il mare come punto di arrivo e di ripartenza, l’Adriatico quale scenario di un'arte come strumento di coesione, queste le premesse per «Art in Port-Coexistence: for a new Adriatic koinè», a cura di Antonio Furgis, fino al 1° marzo presso la Fondazione Pino Pascali. Venticinque giovani artisti internazionali in una sola mostra itinerante per cinque sedi diverse tra le due sponde dell’Adriatico alla ricerca di una lingua comune, appunto la koinè.
Dopo Tirana (Albania), Cetinje (Montenegro), Rijeka (Croazia) e Venezia, l’ultima tappa è alla Fondazione Pascali, che ha coordinato il tutto, e la cui sede è emblematicamente di fronte a quel mare che è il comun denominatore e ispiratore di alcuni dei lavori in mostra. L’omaggio di Sarah Ciracì (Italia) all’elemento liquido passa, nel suo video «Watershed», attraverso tre diverse narrazioni, di un politico, Nichi Vendola, di un architetto e scrittore, Maurice Nio e di un testo teatrale di Jan Fabre. Genesi della vita, bene prezioso o elemento purificatore, l’acqua fluisce nelle parole e nelle immagini del video cogliendo insieme estetica ed etica. Gildo Bav?evi? (Croazia) utilizza l’acqua di mare per mettere in scena una performance dal sapore violento in cui la resistenza è portata all’estremo. L’artista immerge il proprio volto in una bacinella fino a perdere il fiato e intervalla l’azione bevendo del gin fino all’ottundimento e alla perdita di lucidità. Anche i paesaggi diventano per gli artisti in mostra terreno di discussione comune come per il video di Fokus Grupa (Croazia) in cui la visione estatica della natura diventa una riflessione sul rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione mentre per Sulejman Fani (Albania) è metafora di uno stato d’animo percepibile attraverso piccole variazioni di visioni. L’acqua e il paesaggio diventano un’entità unica, che vive attraverso i panorami e la voce del fiume nel video di Ilir Kaso (Albania). L’opera «I am the river» evidenzia la totale immersione dell’uomo nel suo ambiente fino al punto da considerare una violazione del primo come violenza subìta dal soggetto, dalla propria storia, dal proprio orizzonte di vita. In «Coexistence» non manca la critica alla società consumista come nelle foto di Irena Lagator Pejovi? (Montenegro) che registrano il passaggio di due navi da crociera davanti alle isole nella baia di Kotor, proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, e la relativa mancanza di esperienza diretta con il paesaggio per colpa dell’industria turistica. Così il nero petrolio da cui affiora un volto iperrealistico nell’installazione di Dario Agrimi (Italia) è il simbolo dell’economia senza scrupoli in cui affoga l’uomo, mentre la lenta pioggia nella videoinstallazione di Jelena Tomasevi? (Montenegro) fa da controvoce al discorso dell’artista e alla sua critica del sistema dell’arte.
Gli altri artisti Endri Dani, Alketa Ramaj, Anila Rubiku per l’Albania, Nataljia Vujoševi?, Jovana Vujanovi?, Igor Rak?evi? per il Montenegro, Nika Rukavina, Ana Hušman, Davor Sanvincenti per la Croazia, Giulia Maria Belli, Chiara Bugatti, Enej Gala, Annamaria Maccapani, Francesca Piovesan, Gianmaria Giannetti, Francesca Loprieno, Giuseppe Teofilo per l’Italia, sono i narratori di altre storie e di realtà che coesistono attraverso l’arte in un pezzo di mare.
La mostra è inserita nel progetto «arTvision. A live art channel» finanziato nell’ambito del Programma europeo IPA Adriatic CBC 2007/2013, con l’intento di mobilitare e connettere l’energia creativa di giovani artisti chiamati a partecipare da protagonisti. È un progetto pilota guidato dalla Regione Puglia-Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti, con il supporto tecnico dell’Apulia Film Commission, che coinvolge: Fondazione Pino Pascali Museo d'Arte Contemporanea; Regione del Veneto-Direzione Attività culturali e Spettacolo; Accademia di Belle Arti di Venezia; Ministero della Cultura del Montenegro; Facoltà di Arti Drammatiche di Cetinje-Montenegro; Ministero della Cultura dell’Albania; Università delle Arti di Tirana-Albania; Contea Litoranea-Montana-Croazia; Kanal RI-Croazia.

Dario Agrimi, Limbo, 2014. Courtesy the artist

Sarah Ciracì, «Watershed», 2013, video. Courtesy Intromoenia Extrart

Irena Lagator, Economy Experience History, installazione, 2012
Altri articoli dell'autore
Con l’allestimento permanente dei manufatti lignei il direttore del Parco Francesco Sirano termina il suo secondo mandato. Resta come delegato in attesa della nomina del suo successore
L’annuncio è stato dato ieri in occasione della presentazione di «Pompeii Theatrum Mundi», la rassegna teatrale in programma negli scavi dal 20 giugno al 20 luglio. All’indomani della nomina da parte del ministro Alessandro Giuli e di Alfonsina Russo, l’archeologo tedesco traccia un bilancio dei suoi primi quattro anni e anticipa i progetti che verranno
Nella settecentesca Villa Campolieto 230 reperti illustrano l’alimentazione degli abitanti dell’antica città ai piedi del Vesuvio
Un progetto dell’Università di Pisa in collaborazione con il Cnr e la Biblioteca Nazionale di Napoli prevede lo studio e l’analisi, grazie a nuove tecnologie, di otto elementi della più antica storia delle scuole filosofiche greche a noi pervenuta