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L'amico Fritz

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Jenny Dogliani

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Il 12 luglio 1908 l’incrociatore corazzato tedesco SMS Gneisenau entrò in servizio nella Hochseeflotte, la principale flotta della Marina Imperiale Tedesca. Destinato a unirsi allo Squadrone Orientale, salpò per l’Asia con a bordo il pittore Fritz Ferschl, che fissò nei suoi schizzi i volti, i luoghi e le vicende di questa celebre nave da guerra affondata nella battaglia delle Isole Falkland l’8 dicembre 1914.

A riviverne la storia, a oltre un secolo di distanza, è l’artista olandese Peter Schuyff (1958), con i suoi interventi eseguiti direttamente su 34 disegni a matita e acquerelli originali esposti nello Studio d’Arte Raffaelli dal 17 marzo al 5 giugno. Paesaggi incontaminati, ritratti di marinai, scene di quotidianità consumatesi sottocoperta e momenti di vita militare, raffigurati da Ferschl con un tratto rapido e attento a non trascurare i particolari, sono rivisitati da Schuyff sovrapponendo il proprio sguardo di testimone lontano, introducendo forme geometriche e velature di colore che simulano l’effetto di una lente attraverso cui scoprire un mondo sospeso tra racconto, sogno e ricordo. In alcuni casi, ad accompagnare le delicate velature di colore sono sinuose linee dall’aspetto biomorfico, con scritte indecifrabili che trasformano questi vecchi disegni in mappe misteriose in cui la storia si mescola all’alchimia.

Tali lavori, esposti singolarmente, sono anche ristampati in un libro firmato dall’artista con una tiratura di 250 esemplari. Corredano il percorso sette dipinti del 2014-16 simili a illusioni ottiche, frutto della più recente produzione dell’artista che negli anni Ottanta si accostò al Neogeometrismo. Contemporaneamente dal 16 marzo al 14 maggio Luca Tommasi Arte Contemporanea di Milano presenta una selezione di dipinti di Schuyff.

Jenny Dogliani, 14 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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L'amico Fritz | Jenny Dogliani

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