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Atelier dell'Errore per la Ventunesima Giornata del Contemporaneo, «Unknown Pleasures -The Shelter», 2025

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Atelier dell'Errore per la Ventunesima Giornata del Contemporaneo, «Unknown Pleasures -The Shelter», 2025

L’arte come formazione nella XXI Giornata del Contemporaneo

Sabato 4 ottobre i 26 musei di Amaci, in collaborazione con il Ministero della Cultura, apriranno le loro porte al pubblico per promuovere l’arte contemporanea nazionale. Parallelamente, fino al 10 ottobre, l’iniziativa sarà ripresa da ambasciate, consolati e istituti italiani all’estero, per una promozione anche internazionale

Alessia De Michelis

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Un’architettura emotiva, costruita con coperte di soccorso e memoria teatrale, è il cuore simbolico della XXI Giornata del Contemporaneo. «Unknown Pleasures-The Shelter», opera del collettivo Atelier dell’Errore, nasce dal lavoro realizzato lo scorso anno per il progetto «Vela d’Artista» (lanciato nel 2022), in occasione della Biennale d’Arte di Venezia: «Ade Vela Rapido». A distanza di un anno, due artiste del collettivo hanno rielaborato poeticamente la vela, in fase di restauro, dell’imbarcazione Edipo Re tanto cara a Pier Paolo Pasolini, trasformandola in rifugio temporaneo, intimo e luminoso. 

Un gesto poetico che diventa manifesto di sabato 4 ottobre, giornata in cui l’Italia celebra l’arte contemporanea con un evento diffuso che coinvolge musei, fondazioni, spazi indipendenti, università e gallerie in oltre mille luoghi del Paese. Ma l’appuntamento, promosso da Amaci con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è anche internazionale: fino al 10 ottobre, infatti, l’arte italiana si racconta nel mondo attraverso ambasciate, consolati e Istituti Italiani di Cultura.

Il tema scelto per quest’edizione, la formazione, non si esaurisce in chiavi educative tradizionali, ma si presenta come processo, scambio, crescita condivisa. Un percorso che si allaccia idealmente alla pratica del collettivo nato nel 2015 da un laboratorio di neuropsichiatria infantile a Reggio Emilia, oggi conosciuto per la forza visionaria del proprio linguaggio visivo e performativo.
Come ogni anno, i 26 musei Amaci apriranno quindi gratuitamente le porte con una programmazione speciale. Eventi, talk, laboratori e mostre esploreranno le molteplici forme dell’arte contemporanea, in presenza e online, in un’occasione per ampliare il pubblico e ribadire, ancora una volta, che l’arte è un rifugio, ma anche un dispositivo attivo di trasformazione. Per il palinsesto completo consultare il sito web.

Alessia De Michelis, 30 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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