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Libri e dvd per riportare la Storia dell’Arte nelle scuole

Libri e dvd per riportare la Storia dell’Arte nelle scuole

Un’iniziativa editoriale rilancia la scandalosa vicenda del mancato ritorno a scuola della Storia dell’Arte. Si tratta di un manuale scolastico di nuova concezione, Dentro l’Arte. Contesto, metodo, confronti: 5 o 3 volumi (a seconda della durata dei corsi), disponibilI anche in formato digitale. 

L’autrice è Irene Baldriga, l’editore Electa Scuola, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, ha scritto storia, significati e tecniche di venti capolavori dell’arte italiana, Matteo Pericoli è l’art director dei disegni appositamente realizzati. Si tratta di un progetto innovativo destinato non soltanto agli studenti ma anche ai professori, cui è stato dedicato il seminario di aggiornamento professionale «L’educazione al patrimonio tra scuola e museo: la Storia dell’Arte come motore per lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza attiva».

Il manuale esce dopo sei anni di lavoro della Baldriga, preside di un grande liceo classico romano, presidente dell’Anisa, l’Associazione nazionale insegnanti Storia dell’Arte che riunisce 700 docenti e si batte da anni perché la materia torni a essere davvero studiata nelle scuole italiane: come in Francia dove è materia obbligatoria fin dalle elementari.

Pesantemente ridotta dalla legge Gelmini del 2009, dopo proteste, appelli e interventi di tutto il mondo della cultura, tra dichiarazioni ufficiali e promesse tradite la Storia dell’Arte è rimasta trascurata anche con la legge della Buona Scuola del 2015. Resta infatti penalizzata in molti indirizzi anche nella fascia dell’obbligo (14-16 anni), compreso il liceo classico. Paradossale l’eliminazione dell’indirizzo «Beni culturali» proprio nei licei artistici, e niente studio del restauro. Promesse tradite anche dove la disciplina sarebbe più utile, negli istituti professionali, perfino nel tecnico e turismo dove la materia è quasi scomparsa con la riforma Gelmini.

La nuova legge, quella «Buona Scuola» che secondo Franceschini avrebbe dato pari importanza a Giotto e a Dante, non ha reso obbligatoria la Storia dell’Arte: tutto è affidato all’autonomia delle singole scuole. Ma «la buona volontà non basta, è il Governo che deve affrontare la situazione», sostiene la Baldriga.

 

Tina Lepri, 24 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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