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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliNato a Boston nel 1995, il giovane artista americano Luke Morrison dipinge con linee morbide e grandi campiture di colori dalle calde tonalità pastello angoli e momenti attraverso cui decifrare le dinamiche sociali ed esistenziali delle città americane. È lui l’artista scelto per la prima residenza ospitata dalla Galleria Ceravento a Pescara, svoltasi dal 13 al 21 febbraio e sfociata in una mostra personale che inaugura il 22 febbraio e resta visibile fino al 29 marzo. Intitolata «Photo Booth» la mostra presenta una serie di dipinti e disegni realizzati in loco per catturare alcune istantanee della cittadina abruzzese, da esporre insieme ad altri lavori americani.
«Uno degli obiettivi di Ceravento, spiega il direttore Loris Maccarone, è sempre stato quello di aprire le porte ad artisti internazionali, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con un contesto nuovo, di esplorare dinamiche e prospettive diverse e di arricchire il loro percorso artistico. Allo stesso tempo, la galleria mira a offrire agli appassionati e ai suoi collezionisti l’opportunità di scoprire artisti che, altrimenti, sarebbero difficilmente raggiungibili. La scelta è ricaduta sul giovane Luke Morrison, per la prima volta in Italia: mi è sembrato il candidato ideale per inaugurare il progetto di Residenza Ceravento. La sua pittura, radicata nel quotidiano, racconta la vita nei quartieri della sua Providence. Mi sono subito chiesto come avrebbe vissuto le nostre strade, la città di Pescara, e quali stimoli artistici ne sarebbero scaturiti».
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