Beatrice Cumino
Leggi i suoi articoliBrafa, la mostra che mette in vetrina oltre 5mila anni di storia, ha dato inizio agli appuntamenti internazionali del 2024 e si è conclusa registrando un boom di visitatori. Oltre 67mila ingressi, un dato confermato da Valerio Romigioli di Romigioli Antichità (Legnano) che ci ha parlato di una fiera molto partecipata da un pubblico preparato e sensibile all’arte antica, nonostante l’estesa presenza di arte moderna e contemporanea: «Una grande soddisfazione poter parlare con un pubblico coinvolto. Siamo molto contenti anche dell’organizzazione, attenta e cortese di Brafa».
Riunite sotto il segno del Surrealismo, le gallerie presenti a Brafa hanno presentato un’ampia varietà di opere d’arte e oggetti. Spiccavano, come da tradizione, gli stand di arte africana, un settore da sempre molto solido e apprezzato alla fiera belga. Dalton Somaré, galleria milanese di arte primitiva, ha dichiarato: «Brafa si è confermata un’occasione fondamentale. È una mostra eclettica e trasversale, molto aggiornata e rivolta a un pubblico giovane e colto. Sembra la prova che fuori dall’Italia, la cultura e l’arte abbia ancora corso anche tra il pubblico più giovane». La galleria aveva scelto di accompagnare le sculture africane con fotografie in bianco e nero per orientare a una lettura approfondita e non scontata degli oggetti, focalizzandosi sul loro valore materiale. Gerolamo Vigorelli, titolare della galleria insieme al fratello, ha raccontato: «La nostra scelta è stata premiata da un’accoglienza favorevole al di là delle aspettative che si è riflessa anche sull’andamento decisamente buono delle vendite».
In concomitanza con la coclusione della fiera, è stata annunciata l’asta della collezione svizzera Barbier-Muller da Christie’s a Parigi il prossimo 6 marzo, dimostrando un’attenzione sempre maggiore e un mercato consistente, partecipato da un collezionismo impegnato e interessato a questo settore specialistico. Lo stand della galleria milanese è stata molto apprezzato per il suo allestimento, caratterizzato dall’eleganza, geometrie e ritmo delle forme esposte.
Per le gallerie italiane all’estero, qualità museale da Giammarco Cappuzzo Fine Art (Londra) che ha proposto, tra gli altri capolavori, un «Ritratto di Apostolo» di Jusepe de Ribera che fa eco alla serie degli Apostoli al Museo del Prado di Madrid. Il gallerista si è dichiarato molto soddisfatto tanto della fiera quanto delle vendite. La Repetto Gallery (Lugano), esponeva uno dei pezzi di punta della fiera, il surreale paesaggio onirico di «Piazza d’Italia, con Arianna» di Giorgio de Chirico (stima 750mila euro): «Ha ampiamente catturato l’attenzione del grande pubblico e ha comprovato il fascino duraturo del movimento, celebrando il 100esimo anniversario del Surrealismo e il grande tema a cui questa edizione era dedicata». Grande soddisfazione anche da Robertaebasta (Milano-Londra) che già il secondo giorno esibiva diversi bollini rossi e per la Galleria Cortesi (Lugano-Milano) che ha venduto un’opera su carta, «Column Structure XII» di Robert Mangold per 45mila euro.
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