Dopo vari annunci ufficiali caduti nel vuoto, il primo nel 2009, poi quelli del 2011 e del 2014 che davano per imminente l’apertura di almeno la metà dei sette padiglioni degli Arsenali Medicei di Pisa sede del Museo delle Antiche Navi, finalmente due padiglioni sono visitabili, ma solo su prenotazione (tel. 055/5520407, email: turismo@archeologia.it).

Gli Arsenali sono ancora in fase di restauro e manca l’allestimento. Le sale aperte, la IV e la V espongono la prima delle trenta imbarcazioni riemerse nel 1998 durante lavori di scavo alla stazione Pisa San Rossore: denominata nave A, è databile al II secolo d.C. e misura 19 metri. La scoperta delle navi di Pisa fu l’avvenimento archeologico del 1998 e ne parlò la stampa di tutto il mondo.

Mai prima di allora erano state ritrovate in un unico sito tante navi romane, databili tra il III a.C. e il VII secolo d.C., delle quali ben 13 si presentavano integre con carichi completi di cordame, corredi dell’equipaggio, vetri e reperti vari. È stato il Mibact a finanziare con 5 milioni di euro i lavori delle due strutture aperte nonché quelli necessari per completare il restauro e l’allestimento degli Arsenali Medicei già costati circa 25 milioni di euro.

Ci vorranno dunque ancora due anni, è stato annunciato all’inaugurazione delle sale IV e V, per vedere finalmente completata l’opera nei magnifici Arsenali, distanti 500 metri dalla Torre di Pisa. Si spera che stavolta vengano mantenute le promesse per l’apertura di uno dei più grandi e ricchi musei d’Europa dedicato alle antiche navi del Mediterraneo.

Si tratta di un patrimonio archeologico finora nascosto a tutti tra polemiche e proteste per la situazione caotica del turismo a Pisa con migliaia di visitatori che si affollano nella piazza dei Miracoli intorno al Duomo e alla Torre pendente. Il progetto finale prevede, accanto all’esposizione delle navi restaurate, una serie di sale tematiche (su una superficie di 4.800 metri quadrati) in 70 sezioni che formeranno il Museo della storia antica di Pisa.