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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliNapoli. Il 1° agosto scorso è scomparso Giannegidio Silva. Nato a Seregno nel 1941, presidente e amministratore delegato di Metropolitana di Napoli MN SpA, società concessionaria per il Comune di Napoli per la realizzazione della nuova metropolitana cittadina, dal 1995 Silva ha diretto la società che sta trasformando l’aspetto della città, non solo collegando quartieri periferici al centro, ma anche determinando la riqualificazione di intere zone. Questa impresa così venne descritta da Silva lo scorso dicembre in occasione di un’intervista al giornale («Vedere a Napoli e in Campania», supplemento di «Il Giornale dell’Arte», dicembre 2014-gennaio 2015): «La realizzazione della metropolitana non si limita alla risoluzione dei problemi trasportistici ma diventava l’occasione per un importante intervento di ristrutturazione urbana di ampie zone della città limitrofe alle stazioni. In particolare evidenzia due grandi piazze centrali nel sistema viabilistico napoletano, piazza Municipio e Garibaldi, che sono state completamente riprogettate. La metropolitana è diventata anche una occasione culturale importante con il coinvolgimento a completamento dell’architettura di circa 160 opere d’arte contemporanea di affermati artisti italiani e stranieri. Attualmente sono state aperte al pubblico circa 20 km di linea con 20 stazioni: dalla periferia alla stazione Garibaldi, che connette la rete urbana della metropolitana alla linea ferroviaria nazionale. Abbiamo affidato la progettazione delle stazioni dell’Arte a 14 architetti internazionali di chiara fama, garantendo a ciascuna massima libertà d’espressione. Ciascun architetto ha portato nel progetto della metropolitana il proprio stile, la propria personalità e cultura realizzando così un insieme particolarmente vario e rappresentativo delle correnti culturali attuali».
Con la definizione di «museo obbligatorio», utilizzata sin dai primi momenti da Achille Bonito Oliva, curatore scientifico del progetto della Metropolitana dell’Arte, meglio si sintetizzano ruolo e funzioni che la nuova metropolitana svolge: garantire al cittadino l’uso del trasporto pubblico e all’arte una fruibilità sociale diffusa, facendo del passeggero un fruitore e dell’infrastruttura un luogo, nonché un pretesto, di cultura e di sviluppo. Tra le firme più note legate al progetto Metropolitana di Napoli si ricordano Atelier Mendini, Gae Aulenti, Karim Rashid, Oscar Tusquets (autore della stazione Toledo, definita come la più bella d’Europa dalla stampa inglese e premiata con l’«Emirates leaf international award 2013»).

Giannegidio Silva, presidente e amministratore delegato di Metropolitana di Napoli MN SpA, è scomparso il 1° agosto. Foto: Peppe Avallone
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