Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Edek Osser
Leggi i suoi articoliLa nuova Legge di Bilancio, già votata dal Senato, contiene una serie di nuovi finanziamenti che aumentano le risorse disponibili per la gestione dei beni culturali: la Commissione Bilancio della Camera ha approvato gli ultimi emendamenti lo scorso 15 dicembre. La legge, con il voto definitivo della Camera, sarà in vigore dal 2018.
Tra i finanziamenti approvati, quello per la scuola del patrimonio culturale del Mibact: sarà aumentato di 2 milioni a partire dal 2020 in modo che la disponibilità totale «a regime» sarà di 3,5 milioni all’anno. Ci saranno altri 2 milioni all’anno (uno dei quali, per legge, va al MaXXI) dal 2018 e per tre anni al Piano dell’Arte Contemporanea destinati ad acquisire opere per il patrimonio artistico dello Stato. Alle Fondazioni lirico sinfoniche andranno 15 milioni in più, ma soltanto a quelle che dimostrino una gestione «virtuosa» delle risorse. Per restauri e conservazione delle dimore storiche e dei beni vincolati privati saranno a disposizione 10 milioni per il 2019 e 20 dal 2020 e verranno anche sbloccati in tre anni 150 milioni per pagare i vecchi contributi fermi dal 2012.
Significativi l’estensione del tax credit alle librerie e alle imprese culturali e creative e il contributo di 1 milione in più alle biblioteche scolastiche. La Legge di Bilancio dedica anche attenzione al Grande Progetto Pompei e in particolare al rafforzamento della Segreteria tecnica di progettazione della Soprintendenza pompeiana, strumento fondamentale per la rinascita del sito archeologico. L’organico della Segreteria è largamente incompleto: la legge prevede una struttura composta da 20 professionisti (architetti, ingegneri, archeologi), perlopiù specialisti assunti con contratti a termine.
Finora il lavoro di progettazione per l’area pompeiana è stato possibile soltanto grazie alla stretta collaborazione tra Segreteria della Soprintendenza e Struttura di supporto del Direttore Generale dell’Unità Grande Pompei, il generale dei Carabinieri Luigi Curatoli il cui incarico, scaduto a fine 2016, è stato di fatto prorogato. Dal 2018 la nuova Legge di Bilancio prevede altri 500mila euro all’anno per «stabilizzare» la Segreteria e renderla pienamente operativa: per questo sarà presto bandito un concorso per assumere gli specialisti necessari.

Ci saranno altri 2 milioni all’anno (uno dei quali, per legge, va al MaXXI) dal 2018 e per tre anni al Piano dell’Arte Contemporanea destinati ad acquisire opere per il patrimonio artistico dello Stato
Altri articoli dell'autore
Il mausoleo dedicato al «più sanguinario assassino del colonialismo italiano» appena fuori Roma è criticato da molti, ma rimane
Si dà la precedenza agli oggetti per cui sono arrivate le richieste dagli etiopi, per ora senza grandi successi
L’eccidio e saccheggio di Debre Libanos in Etiopia fu «il più grave crimine dell’Italia». Oggi con difficoltà si cerca di rimediare all’«amnesia collettiva» che ha cancellato la memoria dell’ordine di sterminio illimitato per il quale il colonialismo italiano si macchiò dell’infamia più vergognosa. Ora si impone la complicatissima ricerca di opere e oggetti razziati o ricevuti in dono, andati dispersi. Dove sono?
Era il marzo 1974 quando dagli scavi della necropoli sarda affiorarono 16 pugilatori, 6 arcieri e 6 guerrieri: 44 sculture in frammenti. Stanziati ora 24 milioni di euro per nuovi cantieri e ricerche nella penisola del Sinis