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Giusi Diana
Leggi i suoi articoliPalermo. «Una città costretta a convivere con stereotipi anche a livello internazionale, che sta cambiando e va verso il futuro. È questo il momento per dirle grazie da parte di tutti gli italiani che ne sono orgogliosi…»: con queste parole in un Teatro Massimo gremito di giornalisti, sindaci della Città Metropolitana di Palermo e autorità, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dato ufficialmente il via all’anno di Palermo Capitale italiana della cultura.
Nel corso della cerimonia inaugurale è stato presentato il video con il logo ufficiale, ispirato alla stele della Zisa, in cui la lettera P di Palermo è declinata nelle 4 lingue parlate nei millenni: l’arabo, l’ebraico, il fenicio e il greco, a sottolineare la sua essenza di capitale delle culture mediterranee. A vincere il bando è stata una allieva dell’Accademia di Belle Arti la ventiduenne Sabrina Ciprì che si è aggiudicata una borsa di studio di mille euro e uno stage.
Dopo i saluti del sindaco Leoluca Orlando e del presidente della Regione Nello Musumeci, l’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune Andrea Cusumano si è soffermato sui punti salienti di un fittissimo programma (al momento 780 gli eventi e iniziative previste, alcune a lungo termine) che potenzierà la già vivace offerta culturale cittadina, tra festival e appuntamenti annuali.
Nell’anno di Manifesta 12, molta arte contemporanea e fotografia in programma, con le mostre di Spencer Tunick, Robert Capa, Jan Fabre (a Monreale e Agrigento), Shozo Shimamoto, Martin Kippenberger e del Nobel per la letteratura Wole Soyinka sull’arte africana allo Zac, mentre una grande mostra su Antonello da Messina è stata annunciata per ottobre alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis.
Tra le iniziative internazionali si parte il 2 marzo con l’Aga Khan Trust for Culture (Aktc) che presenterà in anteprima mondiale il progetto di ricostruzione del suq della moschea degli Omayyadi e del minareto di Aleppo, entrambi patrimonio Unesco, distrutti nel 2013. Il programma completo è disponibile da domani su www.palermocapitalecultura.it.
Come ha spiegato nel suo intervento il ministro Dario Franceschini, la Capitale italiana della cultura è un riconoscimento nazionale istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo nel 2014 a seguito del «Decreto Cultura» e della proclamazione di Matera Capitale europea della cultura 2019.
Nel 2015 fu per prima Ravenna a essere designata, condividendo il titolo con le altre città finaliste nella competizione per la Capitale europea della cultura (Cagliari, Lecce, Perugia e Siena); poi è toccato nel 2016 a Mantova e nel 2017 a Pistoia.
Palermo Capitale della Cultura

Alla presentazione di stamattina sono intervenuti (da sinistra) Andrea Cusumano, Gianfranco Miccichè (presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana), Leoluca Orlando, Paolo Gentiloni, Nello Musumeci e Dario Franceschini. Foto di Igor Petyx
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