Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Bob and Roberta Smith Art is your human right , 2024 vernice su tela 60 x 70 cm Courtesy l’artista e MAAB Gallery, Milano

Image

Bob and Roberta Smith Art is your human right , 2024 vernice su tela 60 x 70 cm Courtesy l’artista e MAAB Gallery, Milano

Per una volta Milano è meglio di Parigi. Miart batte Art Paris e diventa davvero internazionale

Finalmente Milano sembra essere diventata grande. Miart chiude i battenti con buone vendite e ottimo riscontro di pubblico

Riccardo Deni

Leggi i suoi articoli

Forse, per una volta, Milano ha battuto Parigi per quanto concerne il mercato dell'arte. Mentre nella Ville Lumière andava in scena Art Paris in un Grand Palais luminosissimo, la Madonnina dava il via alle danze alla edizione numero 29 della fiera d'arte moderna e contemporanea della città. Non si vedevano così tante persone a calcare il teatro di Fiera Milano il giorno di preview, dalle 11 del mattino, dalla direzione di De Bellis. Un crescendo di professionisti, oltre ai legittimi tanti imbucati, che hanno saturato la preview di giovedì 3 aprile fino alle 21.30. L'arte tira la volata al Design (che non ha più bisogno di presentazioni globali) della settimana che sta iniziando, senza esserne ancillare. Non sembra vero. Prima l'arte, poi il Salone. Anche la art week ha la sua sostanza e boost di energia. Così i tantissimi buyers stranieri si riversano tra la fiera e le migliaia (finalmente decenti, di livello, e con una regia forte - Milano Art Week) di mostre disseminate per la città, da Fondazione Prada a Palazzo Reale, dal Museo del Novecento al Pirelli Hangar Bicocca. Tantissimi i vernissage, sembra di essere a una Settimana dell'arte di Londra, Berlino o Parigi. Successo traversale, che tocca anche per la fiera satellite Mega Art Fair, sia di critica che di pubblico e soprattutto di vendite. Ecco, le vendite. Quello per cui si costruisce una fiera d'arte, per sua natura commerciale. Gli espositori di Miart raccontano ottimi riscontri, sia come nuovi contatti che di "vecchie" transazioni (magari non immediate, ma ricalcano i tempi che corrono), crescono vertiginosamente i collezionisti esteri (che hanno fatto spola tra qui e Venezia, dove inaugurava tanto per dirne una Palazzo Grassi), molti i direttori e i curatori di musei visti tra i corridoi. Certo, il range di prezzo rimane ancorato tra i 20 e gli 80 mila euro, ma l'energia è stata positiva. Tirando le somme, quest'anno, sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, confermato ancora per il prossimo anno, accompagnato da una rinnovata squadra di curatori e professionisti, la manifestazione ha costruito la propria identità e programmazione attorno al concetto di amicizia intesa come sostegno reciproco. Un orientamento rafforzato dal titolo – among friends – preso in prestito dall'ultima retrospettiva dedicata a Robert Rauschenberg, artista a cui si è reso omaggio, a cento anni dalla nascita, grazie anche allo stand di Banca Intesa Sanpaolo Private. In un bilanciamento tra specificità locale e internazionalità delle proposte, miart ha ospitato 179 gallerie provenienti da 31 nazioni e 5 continenti suddivise in 3 sezioni, sacrificate dal punto di vista logistico, vedi Established e Portal. Ben 8 i riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze che hanno visto il coinvolgimento di numerosi direttori di musei internazionali in qualità di giurati. Fin dalle prime ore di apertura e per tutta la sua durata, la fiera ha mostrato una straordinaria vivacità, confermando la sua capacità di attrarre VIP italiani e internazionali – collezionisti, art advisor, curatori e direttori di museo – oltre alla stampa nazionale e internazionale, registrando al contempo una grande affluenza di pubblico, sia in fiera che in città. In mostra, moltissime le opere di carattere museale, quelle commissionate ad hoc e quelle site specific, numerosi i solo show e i group show. L’edizione ha poi visto la presenza di molti progetti ispirati al tema curatoriale e numerosi contributi che hanno reso miart complementare rispetto alle proposte offerte dalle istituzioni milanesi in occasione della Milano Art Week 2025. A dare forma concreta al tema dell’ “amicizia” in campo artistico diverse le iniziative: i talks among friends, avviati lo scorso novembre e che proseguiranno oltre la manifestazione, ne sono un esempio insieme al Caffè Letterario in collaborazione con Herno che, nei giorni di fiera, ha coinvolto il pubblico con presentazioni di libri d'artista e conversazioni. In supporto di gallerie e artisti, miart 2025 ha visto l'assegnazione di ben 8 premi e commissioni decretati grazie al lavoro di prestigiose giurie composte da curatori e direttori di musei internazionali: ognuno di questi riconoscimenti ha sottolineato ulteriormente quanto ciascun partner sia attivo nel sostegno all’arte e alla cultura. 

Sono 15 le opere selezionate dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Con un valore di 100.000 euro, la giuria composta da Diana Bracco, Presidente di giuria e componente del Comitato Esecutivo, Fondazione Fiera Milano, Milano, Julia Blaut, Direttrice Senior Affari Culturali, Robert Rauschenberg Foundation, New York (USA), Tone Hansen, Direttore, Munch Museum (Monaco), Oslo (Norvegia) e Adam Sheffer, Direttore, Magazzino Italian Art Museum, New York (USA), ha selezionato le seguenti opere:

- Mario Airò, Elegy of the Whiteness #4, 2021 (VISTAMARE, Pescara - Milano);

- Tamina Amadyar, wet plain, 2024 (Meyer Riegger, Berlino - Karlsruhe - Basilea - Seul);

- Naomi Boahemaa Sakyi Jnr, OUR TIME, 2025 (APALAZZOGALLERY, Brescia);

- Karim Boumjimar, Ramping Shop (Mary Glory), 2025 (TINA Londra);

- Jennifer Carvalho, Velvet with the Medici palle, 2025 (Franz Kaka, Toronto);

- Esraa Elfeky, What is beyond you, 2024 (Galleria Doris Ghetta, Ortisei, Milano);

- Esraa Elfeky, What is beyond you, 2024 (Galleria Doris Ghetta, Ortisei, Milano);

- Esraa Elfeky, What is beyond you, 2024 (Galleria Doris Ghetta, Ortisei, Milano);

- Edward Kay, Pink Lady, 2025 (Roland Ross, Margate);

- Edward Kay, Red Delicious, 2025 (Roland Ross, Margate);

- Juliana Matsumura, West Longitude, 2024 (Coletivo Amarelo, Lisbona);

- Adrian Paci, At sea, 2024 (kaufmann repetto, Milano - New York);

- Marinella Senatore, The School of Narrative Dance Miami, 2024 (Mazzoleni, Londra - Torino);

- Sasa Tkacenko, Our Way to Fall, 2025 (Eugster || Belgrade, Belgrado);

- Sasa Tkacenko, Sunrise of Sunset, 2025 (Eugster || Belgrade, Belgrado).

Grazie a queste ultime acquisizioni le opere custodite all'interno della sede di Palazzina degli Orafi diventano oltre 150.

Alla 29ª edizione della kermesse milanese si sono susseguiti: Premio Herno al migliore allestimento attribuito a LC Queisser (Tbilisi) all’interno della sezione Established; Premio LCA Studio Legale per Emergent al progetto congiunto di Matteo Cantarella (Copenaghen) e Shahin Zarinbal (Berlino); Premio Orbital Cultura – Nexi Group commissiona un lavoro di documentazione fotografica a Linda Fregni Nagler rappresentata a miart da Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano) e VISTAMARE (Pescara, Milano) in sezione Established; Premio Matteo Visconti di Modrone assegnato a Ruth Beraha a miart con Ncontemporary (Milano, Venezia, Londra) in sezione Established; SZ Sugar miart commission ha selezionato l’opera di Mario Airò rappresentato da VISTAMARE (Pescara, Milano); Premio Massimo Giorgetti sceglie di supportare Chiara Enzo a miart con ZERO... (Milano) in sezione Established; Badr El Jundi Foundation acquisisce l’opera Catherine Repko a miart con Huxley-Parlour (Londra) in sezione Established; Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti acquisisce l’opera Renaissance, 2023 di Victor Fotso Nyie a miart con P420 (Bologna) in sezione Portal.

 

Riccardo Deni, 07 aprile 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

"Baby Boom" di Jean-Michel Basquiat è uno dei pezzi da novanta della 21st Century Evening Sale che si terrà il 14 maggio da Christie's New York

Ho toccato vette milionarie un antico rotolo cinese calligrafico, risalente a 700 anni fa, con iscrizioni a inchiostro di caratteri cinesi

Proroga le visite la Library of Light: un gesto di gratitudine verso la città e verso tutti coloro che non hanno ancora avuto l’occasione di viverla

Torna una mostra in Italia dedicata alla celebre fotografa americana con oltre 200 fotografie a colori e in bianco e nero

Per una volta Milano è meglio di Parigi. Miart batte Art Paris e diventa davvero internazionale | Riccardo Deni

Per una volta Milano è meglio di Parigi. Miart batte Art Paris e diventa davvero internazionale | Riccardo Deni