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Perugia: dimenticato ma con tecnologie d’avanguardia

Perugia: dimenticato ma con tecnologie d’avanguardia

A Perugia, sono assenti le indicazioni stradali per il Manu, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. Dal 1957 racconta la storia antica della regione nei vasti spazi del convento di San Domenico. Una importante sezione preistorica precede quelle dedicate a umbri ed etruschi, fino all’epoca romana.

Riallestito totalmente nel 2009, il Manu è un museo moderno, che punta sulla didattica con tanti pannelli esplicativi e monitor touch-screen. Notevoli le interviste interattive, tra scienza e religione, sulle origini dell’uomo. Importante la ricostruzione della tomba Cai Cutu scoperta intatta con decine di urne funerarie a Perugia nel 1983.

In mostra anche le eccezionali lamine arcaiche in bronzo di San Mariano e la ricchissima, unica, collezione Bellucci di amuleti magici antichi e moderni.

Visitatori nel 2015: 19.516
Visita: 29 marzo 2016

 

 

Voto medio 6,9




 

La sede: 7 Il grandioso complesso conventuale è sorto nel tempo intorno alla prima chiesa di San Domenico del 1233. Il museo occupa loggiati, sale, celle dei frati nel chiostro maggiore di fine ’500. Accanto alla biglietteria si scende in un ambiente sotterraneo per visitare la tomba Cai Cutu con le sue urne. Al piano terra anche la raccolta numismatica (aperta a richiesta) e lungo il porticato in mostra centinaia di urne cinerarie in travertino di epoche diverse: lo stesso al primo piano, nel loggiato chiuso da vetri dal quale si accede alle sale di esposizione. La sede è magnifica ma penalizzata dalla mancanza di condizionatori nei loggiati: torridi d’estate, gelidi d’inverno. Meglio comunque andarci d’estate: nelle sale c’è solo l’aria fresca. Ottima pulizia e manutenzione. Comode zone di riposo.

 

L’accesso: 9 Biglietteria in un piccolo locale a piano terra. Aperto martedì-domenica 8,30-19,30; lunedì 10-19,30. Ingresso intero 4 euro. Con la Card «Perugia città museo» (13 euro), valida 48 ore, si visitano cinque musei (compresa la Galleria Nazionale dell’Umbria). Guardaroba al primo piano con armadietti gratuiti. sito internet povero. Info 075.5727141. Nessun dépliant né audioguida sostituiti da un sistema avanzato in tutta la wi-fi zone del museo: è una guida digitale completa del Manu con contenuti multimediali in 4 lingue. Importante: il museo fornisce gratis i tablet ai visitatori (chiedere all’ingresso). 
La guida è utilizzabile anche dai propri smartphone e su www.archeotouch.it

 

La visibilità: 7 Tutto aperto e visitabile in ambienti vasti e con vetrine in gran parte rinnovate. Didascalie e pannelli soltanto in italiano. In alcune sezioni (come Necropoli arcaiche e Origini dell’uomo) vere enciclopedie murali con testi e immagini. Peccato che un’intera parte del museo («Umbri Etruschi»: vasi attici, bronzi e altri reperti, sala proiezioni e conferenze) sia raggiungibile soltanto tramite una lunga scala inaccessibile ai disabili.

 

L’illuminazione: 9 Rinnovata, quasi ovunque a led. Tende antisole. In molte sale risparmio energetico con accensione soltanto all’ingresso dei visitatori. Molto suggestiva nella sala dei bronzi di San Mariano. Troppo tenue nelle sale della collezione di amuleti.

 

Custodi e sicurezza: 6 Troppo pochi i custodi: non riescono a presidiare gli ampi spazi del museo. Videosorveglianza attiva ovunque. Assenti i controlli di sicurezza all’ingresso.

 

La toilette: 8 Soltanto una al primo piano, pulita ma piccola. No fasciatoio.

Il bookshop: 4 Misero: appena una dozzina di libri sull’archeologia della regione e di Perugia. Una guida ridotta del museo (6 euro). Nient’altro, neppure una cartolina. La vendita è curata dalla biglietteria.

L’ascensore: 9 Comodo, spazioso, moderno. Raggiunge anche la tomba Cai Cutu nel sotterraneo ma non arriva alla sezione «Umbri Etruschi».

La caffetteria: 3 Assente, eppure lo spazio non manca. C’è una macchina distributrice di bevande e snack ma è riservata ai dipendenti. Intorno al museo, rari i posti di ristoro. 

 

Tina Lepri, 03 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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