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Più gallerista o più editore?

Giusi Diana

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Inaugurata nel 1996 con una mostra di Pablo Echaurren, la galleria Drago artecontemporanea si è trasferita nel marzo 2014 in una nuova sede, la casa su due piani del pittore Garajo (1918-77), in pieno centro storico a pochi passi da Villa Palagonia. In vent’anni di attività la galleria ha esposto opere di artisti di diverse generazioni noti ed emergenti, tra questi Mimmo Paladino, Bruno Munari, Piero Pizzi Cannella, Giosetta Fioroni, Massimo Kaufmann, Marco Cingolani e Fausto Gilberti, tra le ultime mostre prodotte quella del giovane William Marc Zanghi.

A rendere unica la galleria con annesso bookshop è il dialogo con la casa editrice, la Drago Edizioni, nata nel 2006 e specializzata in narrativa illustrata e grafica d’autore. Alla passione per l’arte e la letteratura di Piero Drago (nella foto, davanti a un’opera di Massimo Kaufmann), gallerista ed editore, si deve infatti la collana illustrata da grandi autori dell’arte contemporanea, un connubio originale cui sono legate anche le mostre della galleria nate dalle illustrazioni create per i libri: scritti di Raffaele La Capria, Dacia Maraini, Roberto Alajmo, Erri De Luca, Fabio Pierangeli, Frederic Tuten, Gabriele Tinti e Maurizio Padovano interpretati da Giosetta Fioroni, Mimmo Paladino, Piero Pizzi Cannella, Wainer Vaccari, Marco Cingolani e Lucio Del Pezzo. Alcuni libri contengono incisioni originali in edizione limitata come l’acquaforte di Paladino realizzata per 4 storie d’amore di Raffaele La Capria o quella per Colapesce della Fioroni, unendo così alla distribuzione editoriale la vendita della grafica d’autore. È un modo diverso per promuovere la produzione artistica attraverso inedite correlazioni tra parola e immagine, uno stimolo reciproco tra arte e letteratura che ha già prodotto piccoli capolavori editoriali per un pubblico attento e colto.

Giusi Diana, 09 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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