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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliProsegue con grande slancio il calendario internazionale delle aste dedicate agli oggetti antichi, e il recente appuntamento, del 23 ottobre, organizzato da Christie’s presso il Rockefeller Center di New York ne è stata una conferma spettacolare. La vendita ha totalizzato 2.216.658 dollari, segnando un incremento del 154% rispetto alla stima minima e con l’84% dei lotti venduti, un risultato che sottolinea la solidità e il dinamismo del settore. Particolarmente significativo è il dato relativo alla partecipazione: i millennial hanno rappresentato il 21% degli acquirenti, a dimostrazione del crescente interesse delle nuove generazioni per l’arte e l’antiquariato.
Set di quattro vasi canopi egizi in alabastro. Courtesy of Christie’s Images Ltd. 2025
Testa romana di Dioniso. Courtesy of Christie’s Images Ltd. 2025
Il dipartimento di antiquariato di Christie’s ha saputo curare una selezione che ha coniugato rigore storico e appeal decorativo, proponendo oggetti con stime accessibili ma di grande qualità estetica e culturale. Il mercato ha risposto con entusiasmo, premiando numerosi lotti che hanno ampiamente superato le previsioni. Tra i risultati più eclatanti spicca un set di quattro vasi canopi egizi in alabastro, appartenenti a un uomo di nome Khakare e risalenti al Periodo Tardo, XXVI dinastia (664–525 a.C.). Offerti senza riserva, i vasi hanno raggiunto la cifra di 203.200 dollari, divenendo il lotto di punta della vendita. A pari merito, un’elegante testa in marmo delle Cicladi ha conquistato anch’essa 203.200 dollari, più del triplo della sua stima minima, confermando l’attenzione dei collezionisti per l’arte arcaica e le forme essenziali di quell’estetica millenaria.
Tra i risultati degni di nota figura anche una statua egizia in legno dorato e bronzo raffigurante un ibis, che ha raggiunto i 190.500 dollari, oltre due volte e mezzo la stima iniziale. Il fascino dell’antico ha conquistato anche il settore dei gioielli, con un raffinato anello romano in oro a forma di serpente, databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., che ha trovato un acquirente per 30.480 dollari, più del doppio delle previsioni. L’asta testimonia una tendenza ormai consolidata: l’interesse per l’antico non è più appannaggio esclusivo dei collezionisti tradizionali, ma coinvolge un pubblico sempre più giovane e internazionale, attratto dalla bellezza, dal valore storico e dall’unicità di questi manufatti. Con risultati così positivi, Christie’s ribadisce la vitalità di un settore capace di coniugare passato e presente.
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