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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliChristie’s presenterà a Londra, in The Art of the Surreal Evening Sale (5 marzo), parte della 20th/21st Century London Marquee Week, tre rare opere di Paul Delvaux (Antheit, Huy, 1897 - Furnes 1994), pittore belga che non si considerò mai un vero surrealista nonostante le sue composizioni fossero pregne di echi magrittiani e evocazioni metafisiche (dalla atmosfere oniriche e vaghe alla presenza di nudi femminili ma anche di uomini vestiti, indifferenti e impassibili). Note sono le sue enigmatiche donne, spesso dalle pose statuarie, che spiccano su sfondi dai connotati classici ma non solo (ricorrenti sono le stazioni ferroviarie). La resa realistica e gli effetti prospettici, amplificati dall’uso della penombra, e il tono da fiaba, reso con disinvolta normalità, sono caratteristiche ricorrenti in composizioni che, con piccole variazioni sul tema, accompagnarono la lunga carriera di Delavaux, che morì quasi alla soglia dei cent’anni. I tre dipinti presentati da Christie’s sono i «pezzi forti» dell’asta londinese.
In vendita per la prima volta dopo oltre 30 anni, le tele, che provengono da una un’illustre collezione privata sono: «Les belles de nuit» (1936; stima: 500mila - 1 milione di sterline), «La ville endormie» (1938; stima: 1.200.000 - 1.800.000 di sterline) e «Nuit de Noël» (1956; stima: 1 milione - 2 milioni di sterline). Partendo dal lavoro più antico, «Les belles de nuit» è stato di proprietà di Edward James, mecenate di Dalí e Magritte, che lo espose a Monkton House, nel West Sussex, dove l’architettura neoclassica faceva eco alla surreale miscela di antichità e modernità dell’opera. A fare da sfondo all’opera è lo spoglio paesaggio del sud del Belgio, dipinto qui per la prima volta. La resa dei due nudi femminili, di cui uno veste un eccentrico copricapo, risente, quanto a forme e pose, di influenze classiche. «La ville endormie», che ha la base di stima più alta, dalla celebre serie di paesaggi urbani di Delvaux, è un’inquietante composizione di figure femminili nude e semisvestite, immerse in una tenue luce lunare tra le rovine di un’onirica città. L’atmosfera teatrale e a-temporale nasconde tra le sue trame anche le sembianze dell’artista stesso, in ombra sul ciglio di una porta (in primo piano nella parte sinistra del quadro)

«La ville endormie» (1938) di Paul Delvaux (stima: 1.200.000-1.800.000 di sterline). Cortesia di Christie’s
Infine, «Nuit de Noël», olio più recente dal taglio cinematografico, è stato dipinto quando Delvaux era professore all'École Nationale Supérieure d'Art et d'Architecture di Bruxelles. Il contesto notturno ed onirico è reso ancora più affascinante dalla stazione illuminata dalla luna. Quest’opera racchiude un dato personale dell’artista belga, ovvero la fascinazione che nutriva per i treni e che durò tutta una vita. Il suo sogno non era infatti fare il pittore bensì, bizzarro da pensare oggi, diventare capostazione. Olivier Camu, Deputy Chairman, Impressionist and Modern Art, di Christie’s Londra ha dichiarato: «Queste opere iconiche [...] catturano momenti cruciali della carriera dell'artista. Esse appartengono agli anni migliori della sua opera e testimoniano la sua duratura eredità all'interno del movimento surrealista. [...] Questa collezione ripercorre l’evoluzione del percorso artistico di Delvaux e celebra la sua eredità all'interno del movimento surrealista. Siamo entusiasti di presentarla nella nostra prossima vendita serale The Art of the Surreal del 5 marzo».

«Les belles de nuit» (1936) di Paul Delvaux (stima: 500mila-1.000.000 di sterline). Cortesia di Christie’s
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