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Al centro da sinistra Paolo Asti e Volker Feierabend

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Al centro da sinistra Paolo Asti e Volker Feierabend

Va a Volker Feierabend il premio Startè

L’imprenditore e collezionista berlinese si aggiudica l’edizione 2024 del riconoscimento che ogni anno l’omonima associazione culturale destina a una personalità internazionale distintasi per la propria attività imprenditoriale, scientifica o di divulgazione in ambito artistico 

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Volker Feierabend vince l’edizione 2024 del premio Startè  Una vita per l’arte. Il prestigioso riconoscimento, che quest’anno consiste in una scultura su corian, opera unica dell’artista Francesco Vaccarone, è assegnato su iniziativa dell’associazione culturale Startè, presieduta da Paolo Asti. Il premio va ogni anno a una personalità, italiana o straniera, che si sia distinta per la propria attività imprenditoriale, scientifica o di divulgazione e promozione in ambito artistico. Imprenditore berlinese, classe 1935, Volker W. Feierabend è tra i più grandi collezionisti al mondo di arte italiana del XX e XXI secolo,  ha costruito un impero sull’import-export delle calzature e nel 2000 ha istituito la Fondazione VAF (Volker Aurora Feierabend) a Francoforte sul Meno, con circa 2.500 opere di 400 artisti italiani dal Futurismo alla Pittura Metafisica, alle avanguardie del secondo Novecento, alle sperimentazioni contemporanee di giovani artisti italiani, cui la Fondazione tedesca ogni anno dedica un apposito premio.

Una veduta della mostra di Roberto Rocchi nella Forezza di Sarzana

«L’attività voluta e promossa da Volker Feierabend, prima con il collezionismo e poi con la Fondazione VAF è un chiaro esempio di eccellenza per la tutela, conservazione, valorizzazione dell’arte italiana nel mondo che, compiuta da un citta tedesco, ci mostra come l’amore per l’arte non conosce confini ed è un chiaro esempio di come l’Europa può condividere valori artistici comuni anche nella tradizione artistica e dell’arte moderna in particolare», queste le parole con le quali la giuria ha motivato l’assegnazione del premio. Una lunga, rigorosa e pluridecennale attività, quella dell’imprenditore e collezionista tedesco, che non solo ha contribuito a stringere i legami tra Italia e Germania, ma anche a una più attenta perlustrazione della storia dell’arte: «Larga parte della mia collezione vuole rendere omaggio al lavoro di quegli artisti e di quelle correnti che generalmente diventano vittime della post elaborazione selettiva operata da taluni storici dell’arte e che, non si sa per quale ragione, sono spesso lasciati nell’ombra», scrive nel primo volume del catalogo dedicato alla sua collezione nel 2021.La cerimonia si è svolta nella Fortezza Firmafede di Sarzana, dove la mostra nazionale dell’antiquariato e la collaterale di Roberto Rocchi, vedi il nostro articolo precedentemente dedicato. 

Redazione online, 28 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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