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Un particolare della raffigurazione della Peste, nella Basilica della Salute a Venezia

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Un particolare della raffigurazione della Peste, nella Basilica della Salute a Venezia

Giusto Le Court invece di Bernini

La bellezza dell'altare maggiore e del presbiterio della Basilica della Salute a Venezia

Veronica Rodenigo

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«Anche il fedele o il visitatore più distratto non può rimanere indifferente dinanzi alla bellezza dell’altare maggiore della Basilica veneziana della Salute. L’occhio e il cuore ne sono inevitabilmente attratti». Con queste parole Francesco Moraglia, il patriarca di Venezia, introduce alla lettura il volume, finanziato dal Venetian Heritage e corredato da un’apposita campagna fotografica dell’altare maggiore e dell’intero presbiterio della Basilica della Salute di Venezia.

Nella prefazione di Monica De Vincenti e Simone Guerriero viene presentato quel «nuovo rapporto tra architettura e scultura» che tramuta in attori i componenti del gruppo scultoreo cui la cornice architettonica fa da palcoscenico. Maichol Clemente, curatore del libro, ripercorrere le premesse per l’edificazione, nel 1631, del nuovo tempio votivo alla Vergine in liberazione dal morbo della peste e la scelta del suo artefice, Baldassare Longhena, a seguito di un concorso bandito dal Senato.

Viene trattata la volontà di collocare sull’altare maggiore un gruppo scultoreo in cui fosse riconoscibile la figura di Nostra Signora; si racconta poi del mancato incarico a Bernini e la questione attributiva al fiammingo Giusto Le Court, scultore «foresto» non nuovo però ad altre collaborazioni e realizzazioni nell’ambiente lagunare.

Il volume è l’occasione per approfondirne la figura accanto all’opera che costituì la sua consacrazione. Il focus dedicato alla composizione in cui «Venezia offre il tempio votivo alla Vergine per la cessazione della peste» comprende anche le 18 statue entro le nicchie del Presbiterio con 12 apostoli e 4 dottori della Chiesa realizzate sempre per mano di Le Court ed è presentato con chiara sintesi, non senza affondi descrittivi e stilistici.

A completarlo, 91 tavole fotografiche danno voce all’espressività di volti e dettagli più minuti come per il decadente corpo della Peste, rappresentata nell’atto di torcersi in fuga e che nel suo grido mostra una bocca oramai priva di denti.

White Marble and the Black Death. Il marmo bianco e la peste nera. Giusto Le Court alla Salute, a cura di Maichol Clemente, traduzione di Gabriele Poole, 208 pp., 120 ill. col., ed. bilingue italiano-inglese, Marsilio, Venezia 2019, € 35,00

Veronica Rodenigo, 02 febbraio 2020 | © Riproduzione riservata

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Giusto Le Court invece di Bernini | Veronica Rodenigo

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