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«Ho, Bénoyé!», 1982, di Robert Combas (stime 50-70mila euro)

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«Ho, Bénoyé!», 1982, di Robert Combas (stime 50-70mila euro)

Il Novecento di una collezione genovese

Da Boetto il 28 ottobre un acrilico di Combas e una tavola di Alviani

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Elena Correggia

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Ha una predilezione per il mondo figurativo la raccolta di opere provenienti da una collezione genovese che Boetto propone nella vendita di Arte moderna e contemporanea in programma a Genova il 28 ottobre. Sono presenti opere di pittori italiani tra la prima e la seconda guerra mondiale, fra cui Ottone Rosai, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Fortunato Depero, Arturo Martini e Ardengo Soffici.

A spiccare è in particolare «Le due sorelle/Gineceo» (1942) di Campigli (25-35mila euro), in cui le figure femminili, soggetto quasi ossessivo nei suoi dipinti, sono raffigurate in modo ieratico, con una fissità priva di dramma. Si fa notare anche «I giocatori di toppa» di Rosai (12-18mila), un olio su cartone del 1948, che manifesta il tratto poetico con cui l’autore dipinge la realtà.

La sezione contemporanea comprende invece, nell’ambito degli artisti internazionali, Robert Combas con il vivace e provocatorio acrilico su tela «Ho, Bénoyé!» del 1982 (50-70mila) e una collezione di opere grafiche di Pablo Picasso fra cui una rara opera storica della serie dei «Saltimbanchi» (4-8mila), legata al Periodo Blu dell’artista. L’acquatinta ritrae due malinconici circensi con un cane, simboli di un’umanità emarginata e sofferente.

Fra gli italiani è proposto Getulio Alviani con «Rosso e verde=rosso+verde» del 1964-86 (40-60mila), un’idropittura su tavola che racchiude le ricerche sulla percezione e gli effetti ottici attraverso la giustapposizione di moduli geometrici e accostamenti cromatici. Proposte inoltre le sperimentazioni su carta di Mario Schifano con un «Senza titolo» del 1961 (35-45mila), un ricamo di Alighiero Boetti «Inaspettatamente» del 1987 (18-22mila) e un paesaggio innevato di Salvo, «Gennaio 2006» (28-35mila).

«Ho, Bénoyé!», 1982, di Robert Combas (stime 50-70mila euro)

Elena Correggia, 27 ottobre 2020 | © Riproduzione riservata

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