Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Il Vesuvio di Micco Spadaro va alla Certosa

Un'opera del pittore napoletano è stata venduta al Polo Museale della Campania da Umberto Giacometti e Miriam Di Penta

Francesca Romana Morelli

Leggi i suoi articoli

Gli antiquari Umberto Giacometti e Miriam Di Penta, specialisti di pittura antica, hanno venduto al Polo Museale della Campania un grande dipinto di Domenico Gargiulo, meglio noto come Micco Spadaro (1610-75 ca), raffigurante l’«Eruzione del Vesuvio» del 1631, che così si riunisce con le opere «Rivolta di Masaniello» del 1647 e «Piazza Mercatello durante la peste» del 1656 nel Museo della Certosa di San Martino a Napoli, ricomponendo il ciclo sugli eventi che segnarono la storia della città nel Seicento.

«È un documento cruciale per l’identità del territorio: l’eruzione segnò l’inizio della vulcanologia moderna e la nascita del culto di san Gennaro», dichiara Giacometti. «Il Ministero dei Beni culturali sta riavviando la politica di acquisti per le sue collezioni. Questo è merito della famiglia proprietaria dell’opera, di Mariella Utili e di Anna Imponente, avvicendatesi alla guida del Polo, e di Fernanda Capobianco, responsabile dell’ufficio acquisti».

La presentazione al pubblico è fissata per il 16 dicembre alla Certosa di San Martino. A novembre il Palazzo Ducale di Mantova ha presentato al pubblico una «Madonna con Bambino» del veronese Francesco Bonsignori (1460 ca-1519), un tempo negli ambienti ducali, anch’essa venduta, dopo essere stata riscoperta da Riccardo Lattuada e Marco Tanzi, da Umberto Giacometti e Miriam Di Penta.
 

Francesca Romana Morelli, 17 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Una sessantina di opere di 51 artisti (da Parmigianino a Schiele, da Boetti a Kentridge), entrate nella collezione dell’istituto romano grazie a tre milioni finanziati dallo Stato, sono ora visibili a Palazzo Poli

Un’antologica nel Casino dei Principi a Villa Torlonia e al Mlac di una delle artiste più moderne e complesse del Novecento

L’allestimento da Tornabuoni è una continua scoperta all’interno dell’emisfero artistico e umano dell’artista torinese

Dopo cinque anni il direttore saluta il Macro di Roma con una collettiva di oltre trenta artisti che intende «restituire uno sguardo dinamico al visitatore»

Il Vesuvio di Micco Spadaro va alla Certosa | Francesca Romana Morelli

Il Vesuvio di Micco Spadaro va alla Certosa | Francesca Romana Morelli