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«Natura morta con tavolozze» (1944), di Max Beckmann (particolare). © Hilti Art Foundation

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«Natura morta con tavolozze» (1944), di Max Beckmann (particolare). © Hilti Art Foundation

La Hilti Art Foundation si mette in mostra

Nel Kunstmuseum Liechtenstein una selezione di opere, alcune mai esposte prima, delle 350 provenienti dalla collezione privata di una famiglia di imprenditori

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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Per un anno intero, dal 17 novembre al 27 ottobre 2024, la Hilti Art Foundation presenta nella sede espositiva contigua al Kunstmuseum Liechtenstein a Vaduz una selezione di opere dalla propria collezione nella mostra «L’intera tavolozza: opere dalla Hilti Art Foundation», elaborata da Uwe Wieczorek, curatore della Hilti Art Foundation. Lavori di Pablo Picasso, Max Beckmann, Ferdinand Hodler, Piet Mondrian o Karl Schmidt-Rottluff, inseriti in una prospettiva allargata di forme, colori e temi sia per le nuove acquisizioni (Edvard Munch, Sophie Taeuber-Arp, Max Ernst, Verena Loewensberg, Gerhard Richter o Callum Inne) sia perché affiancati da opere plastiche, collage, fotografia e grafica, da Henri Matisse e Jean Tinguely a Thomas Struth e Carol Wyss, con 24 delle 40 opere in mostra esposte per la prima volta.
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La Collezione Hilti fu avviata nei primi anni 1970 dalla famiglia Hilti (tuttora attiva nel direttivo) che allo sviluppo sistematico a lungo termine della collezione ha dato nel 1996 lo status di fondazione. La Hilti Ag, fondata nel 1941 a Schaan nel Principato di Liechtenstein da Martin (1915-97) ed Eugen Hilti (1911-64), è oggi una multinazionale che sviluppa, produce e commercializza prodotti per la costruzione e manutenzione di edifici, l’energia e le industrie manifatturiere, con 32mila dipendenti nel mondo e turnover di oltre 6.550 miliardi di euro nel 2022. Esempio di collezionismo privato fruibile dal pubblico ma in cui la proprietà originaria conserva forte voce direttiva (caso analogo alla Pinacoteca Agnelli al Lingotto a Torino), la Hilti Art Foundation si concentra su due ricerche: l’arte europea del Modernismo classico, pittura e scultura dal 1880 circa al 1945, e i percorsi dell’arte dal Secondo dopoguerra alle avanguardie.
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La Collezione Hilti si fonda sulla percezione consapevole dei cambiamenti formali e concettuali nell’arte dalla fine dell’Ottocento e in tutto il Novecento. Ad oggi comprende circa 350 dipinti, sculture, fotografie e oggetti a rappresentare Espressionismo, Cubismo, Futurismo e Surrealismo, Arte concreta, Gruppo Zero, Concretismo astratto-figurativo… Con alcuni artisti presenti con più opere: Kirchner, Picasso, Beckmann, Giacometti, Fontana, Graubner, Knoebel, Scully e Struth.
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Dal maggio 2015 la Hilti Art Foundation ha sede nell’Ausstellungsgebäude a Vaduz, estensione spaziale e architettonica del Kunstmuseum Liechtenstein, spazio dedicato alle mostre temporanee sia intra sia extracollezione. Questa collaborazione ormai lunga fra Museo e Hilti Art Foundation si avvale di prestiti reciproci e mostre congiunte e, grazie alla contiguità delle due sedi, del biglietto unico.

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 15 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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