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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliL’Oriente ha sempre occupato un posto speciale nella storia europea. Pur avendo un rapporto molto particolare con questo mondo, per ragioni legate non soltanto alla sua storia, l’Italia non si è sottratta al suo fascino: letterati, artisti, architetti e musicisti poterono fare esperienze importanti e diverse, soprattutto in seguito all’apertura del Canale di Suez (1869).
Dal 2 febbraio al 4 marzo Gianluca Berardi dedica una mostra a questo tema pittorico, di moda nel corso dell’Ottocento: «Il tema esotico diviene quanto mai attuale e richiesto dal mercato anche grazie allo strepitoso successo internazionale di un artista specializzato in questo filone quale Mariano Fortuny, che, pur essendo spagnolo, sceglie Roma come città prediletta, spiega Berardi. La mostra è segnata da due opere dal formato monumentale, quali la “Carovana nel deserto” di Ippolito Caffi e “Almea” di Pietro Morgari, esposta alla Promotrice di Torino del 1875».
È inoltre possibile vedere una ventina di opere provenienti dal fondo ereditario del pittore Leonardo De Mango che, nato in Puglia nel 1843, studiò all’Accademia di Napoli con Filippo Palizzi e Domenico Morelli, finché nel 1883 non si stabilì a Costantinopoli. Nel suo studio amava rappresentare la vita quotidiana di Costantinopoli; aveva poi viaggiato in altri Paesi, fino alla morte nel 1930. In mostra sono esposte vedute della natia Bisceglie e scene orientali che, alla morte dell’artista, furono prese in custodia dal Consolato d’Italia di Istanbul, per poi essere messe sul mercato e infine riacquistate dagli eredi.
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