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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliRoma. Lavori imponenti per valorizzare i tesori del Palatino e ingenti fondi già stanziati per i restauri del 2016.
Si inizia dalla Domus Tiberiana chiusa dal 1979, con 7,3 milioni di euro, pronti a triplicare nel triennio. L’annuncio è del soprintendente Francesco Prosperetti, che premia il Palatino anche con il restauro del «Ponte di Caligola», la ciclopica galleria pensile che offre la visita impareggiabile degli ambienti rivestiti di stucchi del Palatino.
Il primo cantiere di restauro aprirà a marzo e interesserà le «Vie degli Imperatori» (costo: 8,5 milioni di euro).
Se ne parlerà da oggi fino a venerdì a Roma nel convegno internazionale «Il Palatino tra Tiberio e Massenzio: nuove acquisizioni e prospettive della ricerca», organizzato dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, il Deutsches Archäologische Institut-Rom e l’École française de Rome.
Una parte dei fondi andrà a finanziare la prima parte del progetto firmato dall’architetta Maria Grazia Filetici e dall’archeologa Mirella Serlorenzi con il controllo delle volte e la ricostruzione degli archi crollati del Clivo della Vittoria. È la via che collegherà la Rampa Imperiale di Domiziano (aperta al pubblico dallo scorso ottobre) alle Uccelliere Farnesiane. Non è che l’inizio di un percorso strabiliante che porterà i futuri visitatori nella Domus Tiberiana, per proseguire sul Ponte di Caligola ricco di affreschi e pavimenti a mosaico e approdare, attraverso il Terrazzo dei cipressi, parte superiore del Bastione Farnesiano, fino a un isolato repubblicano scoperto da poco con affreschi (maschere, fiere, uccelli) mai visti.
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Il Palatino a Roma
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