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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliL’eterogenea proposta espositiva di Procida capitale italiana della cultura 2022, manifestazione inaugurata il 9 aprile, guarda a consolidate esperienze internazionali («SprigionARTI», a cura di Vincenzo de Bellis e Agostino Riitano, con opere di Jan Fabre, Andrea Anastasio e Francesco Arena, in Palazzo d’Avalos, 27 maggio-31 dicembre, esperienza propedeutica all’istituzione del primo museo d’arte contemporanea sull’isola), ma anche a progetti di arte partecipativa («Non io ma noi» e «Stop Tigre» con la Scuola di NTA dell’Accademia di Napoli e il Dipartimento Biologia della Federico II).
In programma, inoltre, mostre diffuse sull’isola («The Tending of the Otherwise BJCEM Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo», 16 giugno-25 settembre) o tra Procida e la terraferma («I greci prima dei greci», Museo Civico di Procida, Vivara, Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Parco Archeologico di Cuma e Mann di Napoli, da giugno a settembre).
E ancora: fotografie di Antonio Biasiucci («Una sola moltitudine», sulla vita dei detenuti dell’ex carcere procidano, in mostra nell’ex Chiesa di San Giacomo da giugno a settembre); una sezione di «Artecinema» in collaborazione con lo Studio Trisorio (Procida Hall, 15-17 luglio); la mostra a cielo aperto dei fotografi subacquei Pasquale Vassallo, Guido Villani e Nicholas Samaras («Watersurface», agosto-dicembre); residenze di 5 giovani artisti internazionali (dal 25 settembre); infine l’inedita ricerca sulle architetture isolane di Mimmo Jodice, «Abitare Metafisico», condotta con l’ingegnere Giancarlo Cosenza (ex Chiesa di San Giacomo, ottobre-dicembre).

un momento di «Moby Dick», tra gli spettacoli della giornata inaugurale, messo in scena a Marina Grande dal Teatro dei Venti di Modena
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