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Una parte dei reperti riaffiorati durante gli scavi per la Metro C a Roma

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Una parte dei reperti riaffiorati durante gli scavi per la Metro C a Roma

Roma, eccezionali reperti archeologici riafforano durante i lavori della metro C

Per la prima volta nella storia della capitale riemergono interi soffitti lignei del II secolo d.C.

Roma. Dopo la grande caserma di età imperiale all’Amba Aradam e i reperti dell’azienda agricola del I secolo a piazza San Giovanni, la metro C continua a riservare meraviglie e sorprese agli archeologi. È davvero storica la scoperta avvenuta ancora una volta in via dell’Amba Aradam. All’interno di un pozzo di ventilazione, a nove metri di profondità, stanno riaffiorando due stanze che gli archeologi della Soprintendenza guidati da Francesco Prosperetti ritengono di epoca traianea, quindi successivi al 100 d.C. L’eccezionalità della scoperta è che per la prima volta a Roma, emerge, oltre a raffinati pavimenti con mosaici e corredi di una casa, un soffitto di legno intero con travi, travetti e tavolato con i chiodi dalla testa larga che seguono fedelmente le istruzioni costruttive tracciate da Vitruvio (80 a.C.-15 a.C.) nel suo trattato De architectura. L’immobile è stato distrutto, sembra, da un incendio che non ha attaccato direttamente le parti lignee.
Per i tecnici della Cooperativa Archeologica, guidati da Simona Torretta, le sorprese dello scavo sono soltanto all’inizio.Gli archeologi stanno recuperando parti, anche ben preservate (mobili, armadi, tavoli), che arredavano i locali dove le pareti conservano intonaci dipinti con motivi floreali. La stazione Amba Aradam dovrebbe essere consegnata entro il 2021. Per ora le scoperte archeologiche sono avvenute in pozzi limitrofi alla metro vera e propria e non hanno intralciato il programma dei lavori.

Una parte dei reperti riaffiorati durante gli scavi per la Metro C a Roma

Tina Lepri, 26 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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