Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoli«Lo spazio del cielo» è un progetto di Coopculture in collaborazione con Arci, destinato a promuovere un turismo fondato sull’esperienza lenta del paesaggio e dell’arte, nel territorio dell’antica via Francigena. Tre opere d’arte contemporanea, inaugurate nel Lazio settentrionale, fungono da stazioni di sosta contemplativa, nonché di riflessione sui valori insiti della strada che, a partire dal IX secolo, conduceva i pellegrini da Canterbury a Roma.
Nel comune di Caprarola, le quattro sculture in acciaio corten, disposte da Matteo Nasini in un bosco su un’altura, intercettano il vento per trasformarlo in sonorità indeterminate («Campo sintonico»). La grande scultura orizzontale in peperino di Elena Mazzi si intitola «300.000 anni in 344 centimetri», perché reca inciso il palinsesto delle trasformazioni geologiche del paesaggio dei dintorni di Vetralla, plasmato, a partire da 300mila anni fa, dalle eruzioni del vulcano vicano.
Le vetrate screziate della guardiola delle ex Terme Inps presso Viterbo sono invece destinate, secondo Alfredo Pirri a «fornire ai passanti una lanterna per orientare il cammino».

Matteo Nasini, «Campo sintonico», 2019. Foto: Riccardo Muzzi
Altri articoli dell'autore
Una mostra nel Palazzo Bellomo di Siracusa presenta le meditazioni fuori dal tempo del fotografo
Guidati da Oscar Tuazon, altri 12 artisti internazionali espongono sculture, dipinti, installazioni, video e fotografie ispirati all’acqua
Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma tre personalità di spicco della pittura novecentesca italiana in due allestimenti
L’ha spuntata su 44 candidati. Ha lavorato con il Centro Pecci di Prato, il MaXXI, La Quadriennale e la Fondazione Prada