Martin Bailey
Leggi i suoi articoliIl monastero cristiano ortodosso di Sviatohirsk, nell'Ucraina orientale, che sta offrendo rifugio a centinaia di civili locali, è sopravvissuto a un attacco aereo russo.
L'Holy Mountains Lavra si trova su una collina boscosa sopra il fiume Donets e risale all'inizio del 17mo secolo. Gli edifici presenti sono stati eretti principalmente negli anni '40 del 1800, finanziati dalla famiglia russa del principe Potemkin. La cattedrale, consacrata nel 1868, annovera tra i suoi tesori icone del XIV secolo e le reliquie di San Giovanni l'Eremita.
Alla vigilia della rivoluzione russa del 1917 il monastero ospitava 600 monaci, ma i bolscevichi convertirono gli impianti in un sanatorio. Dopo l'indipendenza ucraina del 1991 il sito è stato ripristinato alla sua funzione originaria, ora con 100 monaci.
Ieri le autorità monastiche hanno rilasciato un comunicato in cui si afferma che una bomba è esplosa a 50 metri da un ponte nelle vicinanze: "Come conseguenza della terribile violenza dell'esplosione, i telai delle finestre sono stati spazzati via dalla chiesa». Diverse persone sono rimaste ferite. Durante l'attacco più di 500 monaci e residenti locali (tra cui 200 bambini) hanno trovato rifugio nelle cantine del monastero, stipati uno accanto all'altro.
Il vescovo del monastero, il metropolita Arseny, ha commentato ieri: «La direzione del Lavra afferma che non c'erano formazioni militari sul terreno del monastero e della città di Sviatohirsk. Il colpo è stato inferto a una città pacifica».
Guerra Russia-Ucraina 2022
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