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Giorno per giorno GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 04 APRILE 2025

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VENERDÌ 4 APRILE 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: un’immagine di una protesta contro Trump; un render del National Public Housing Museum di Chicago. Courtesy National Public Housing Museum; il Polittico di Simone Martini dalla chiesa di San Domenico (1320 o 1321), esposto da domani al Museo Claudio Faina di Orvieto; il «Cenacolo» d Rubens (particolare), oggetto di restauro e di una «lecture» poetica alla Pinacoteca di Brera

01

A Los Angeles il mondo della cultura fa sentire la propria voce contro Trump

L’attivismo del presidente Usa Donald Trump nei confronti del problema dell’immigrazione con le deportazioni ha spinto gli amministratori degli enti artistici di Los Angeles, già impegnati a sostenere la comunità devastata dagli incendi di Palisades e Eaton, a discutere pratiche e politiche da adottare nel caso in cui gli agenti federali dell’immigrazione si presentino presso le loro istituzioni e a creare una programmazione per educare e proteggere il personale e i visitatori. La preoccupazione è aumentata quando, a febbraio, il «Los Angeles Times» ha riferito che un documento governativo indicava l’imminenza di incursioni «su vasta scala» dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) degli Stati Uniti a Los Angeles, e poi di nuovo quando l’amministrazione ha invocato l’Alien Enemies Act (legge sui nemici stranieri) del 1798, che consente al Governo di deportare i non cittadini senza concedere loro un’udienza davanti a un giudice. Gli amministratori del Japanese American National Museum (Janm) hanno reso pubbliche le loro preoccupazioni in una nota: «Siamo profondamente turbati dall’erosione dei diritti civili, come dimostrano gli attacchi alla cittadinanza per nascita, la revoca delle protezioni sul posto di lavoro per le comunità emarginate, i ritardi nelle protezioni per gli immigrati, comprese le incarcerazioni e le deportazioni di massa, la recrudescenza delle azioni previste dalla legge sui nemici degli stranieri e lo smantellamento sistematico della diversità e di altre iniziative», hanno dichiarato. «Non possiamo tacere mentre queste politiche tentano di privare le persone della loro umanità e dignità e di invertire la rotta nel cammino della nostra nazione verso un futuro più giusto ed equo».

02

A Chicago apre oggi il National Public Housing Museum

Il National Public Housing Museum (Nphm) nel West Side di Chicago, un museo che racconta la storia dell’edilizia pubblica in America, apre oggi 4 aprile dopo quasi un ventennio dedicato alla sua realizzazione. L’istituzione, che si estende su tre piani per una superficie di 4.200 metri quadrati, recupera l’ultimo edificio rimasto di uno dei più «antichi» progetti di edilizia federale di Chicago, le Jane Addams Homes, progettate dall’architetto John Holabird, inaugurate nel 1938 e che hanno ospitato migliaia di famiglie fino al loro sgombero, nel 2002. L’idea della creazione del museo è nata sulla scia del «Plan for Transformation», un piano di rinnovamento urbano che la città di Chicago ha lanciato alla fine degli anni Novanta per riconcepire il futuro dell’edilizia pubblica e affrontare il disagio dei contesti razziali e il degrado degli edifici.

03

Donna Haraway e Italo Rota Leoni d’Oro (alla Carriera e alla Memoria) della Biennale di Architettura

Sono stati attribuiti alla filosofa statunitense Donna Haraway e all’architetto, progettista e designer italiano Italo Rota (2 ottobre 1953-6 aprile 2024) il Leone d’Oro alla Carriera e il Leone d’Oro Speciale alla Memoria della 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, su proposta di Carlo Ratti, curatore della Mostra, intitolata «Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva». La cerimonia di premiazione e inaugurazione della Biennale Architettura si terrà il 10 maggio a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia. La Mostra aprirà al pubblico nello stesso giorno alle ore 11.

04

L’Her Art Prize a Zhanna Kadyrova

La vincitrice dell’Her Art Prize per le artiste internazionali, lanciato su iniziativa della rivista «Marie Claire» in collaborazione con Boucheron, è l’artista della Galleria Continua Zhanna Kadyrova. Domani 5 aprile Kadyrova riceverà 30mila euro da Boucheron e beneficerà di una campagna promozionale nazionale e internazionale orchestrata da «Marie Claire» e Art Paris. Kadyrova è nata in Ucraina nel 1981, Paese in cui vive e lavora tuttora. Ha ricevuto una formazione artistica accademica presso il dipartimento di scultura della Scuola Statale d’Arte Taras Shevchenko di Kyiv e, fin dall’inizio della sua carriera, ha lavorato in un’ampia gamma di diverse discipline: scultura, fotografia, video e performance art. L'Her Art Prize, lanciato quest'anno in occasione della fiera art Paris (3-6 aprile) premia sia un'opera coraggiosa che spinge oltre i limiti, sia la carriera di un'artista impegnata scelta tra una rosa di 12 artisti che espongono ad Art Paris.

 

05

Un nuovo progetto su «Arte e salute» presentato alla Camera dei Deputati

L’iniziativa si basa su evidenze scientifiche che dimostrano come la fruizione dell’arte aiuta i pazienti e migliora le comunicazioni tra i medici e i malati. È uno degli obiettivi del nuovo progetto nazionale «Arte e salute», presentato alla Camera dei Deputati da quattro esperti, Lorella Congiunti, Rodolfo Papa, Paolo Persichetti e Antonio Russo. Il programma prevede l’allestimento di opere d’arte, video, sculture e quadri negli ambienti ospedalieri del Paese, con una prima iniziativa a Roma. Nei reparti di oncologia, dialisi, Day Hospital verranno installate opere d’arte e video. Verranno anche trasmesse immagini di documentari. «Un’opera d’arte in ambiente ospedaliero o in un ambulatorio medico aiuta a mettere a proprio agio il paziente», afferma Antonio Russo, professore ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Palermo e presidente del Collegio degli Oncologi Medici Universitari (Comu).

06

Arte antica dal Museo del Tesoro del Duomo di Orvieto, dalla A (Antonio da Viterbo) alla V (Viva di Lando)

L’Opera del Duomo di Orvieto e la Fondazione per il Museo Claudio Faina promuovono insieme la mostra «Grandi Maestri dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto. Da Simone Martini a Luca Signorelli», un’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio storico artistico custodito presso il Museo dell’Opera del Duomo. L’evento inaugurale si svolgerà il 5 aprile e avrà inizio alle ore 11.30, con la presentazione ufficiale presso la Sala Urbani del Palazzo dell’Opera del Duomo. A seguire, alle ore 12, avrà luogo l’inaugurazione della mostra presso il Museo Claudio Faina, dove il pubblico potrà accedere per una prima visione dell’esposizione. La mostra propone un suggestivo percorso attraverso l’arte medievale e rinascimentale, presentando capolavori di pittura, scultura e arti decorative che spaziano dal XIII secolo (ad esempio una «Coppia di angeli turiferari» di Arnolfo di Cambio e bottega, del 1282 ca) al XVI (tra l’altro, una tavola di Luca Signorelli raffigurante «Maria Maddalena», datata 1504).

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Alla Pinacoteca di Brera una «lecture» poetica con Willem Dafoe su «Il Cenacolo» di Rubens, mentre il quadro viene restaurato

Oggi 4 aprile alle 19,30 a Milano la Pinacoteca di Brera ospita l’attore Willem Dafoe per la lettura delle poesie di Gabriele Tinti ispirate da «Il Cenacolo» di Pieter Paul Rubens. L’opera del pittore fiammingo è collocata nel laboratorio trasparente di restauro nella sala XVIII di Brera; l’intervento conservativo è sostenuto da PwC. Il visitatore medio passa soltanto dai quindici ai trenta secondi di fronte a un’opera d’arte. «Questo progetto rappresenta un’occasione per entrare in una differente relazione e conoscenza con le opere d’arte e la loro storia attraverso la poesia», afferma la direzione del Museo. Il dipinto di Rubens che ispira il reading rappresenta l’Eucarestia, la Benedizione del pane che precede l’annuncio del tradimento di Giuda. I testi di Tinti, che da tempo compone poesie ispirate alle opere d’arte, sono organizzati come una «confessio vitae», dove Giuda/Dafoe esprime il dramma proprio di ogni uomo quando «si trova separato dal divino, spinto tra speranza e disperazione, tenebre e luce». Il video della performance sarà disponibile dal 9 aprile sul canale YouTube di Brera e sul sito della Pinacoteca.

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A Flashback Habitat una mostra sul lavoro

A Torino fino al 27 luglio, negli spazi di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee (corso Giovanni Lanza 75) è possibile visitare la mostra «Fondato sul lavoro». L’allestimento esplora il tema nella sua complessità, svelandone le contraddizioni e i mutamenti. In un momento storico segnato da precarietà, diseguaglianze e dall’emergenza globale delle morti sul lavoro, la questione assume una rilevanza ancora più profonda, dando voce a chi resta spesso invisibile. La Repubblica Italiana non si fonda semplicemente sull'articolo della Costituzione, ma sulla centralità dell’essere umano, in cui il lavoro gioca un ruolo fondamentale. Per questa ragione, si è scelto di intitolare la mostra declinando la parola «Fondato» al maschile, proprio per sottolineare quanto sia il lavoro a essere radicato nell’essere umano, nella sua identità. È il momento di tornare a mettere l’essere umano al centro della riflessione.

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A Roma tre nuove aule studio aprono nei musei: a Palexpo, alla Casa del Cinema e al Museo Pietro Canonica

Nella Capitale tre nuove aule studio aprono al pubblico. Le prime due saranno inaugurate lunedì 7 aprile alle ore 14.30 alla Casa del Cinema e al Museo Pietro Canonica, la terza venerdì 11 aprile alle ore 11 a Palazzo Esposizioni. Le aule studio sono pensate per offrire ai cittadini e alle cittadine nuovi spazi dedicati alla lettura, allo studio e alla riflessione. Queste nuove aperture si inseriscono nel più ampio progetto per la realizzazione di una rete cittadina di aule studio curato dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, al fine di dotare la città di nuovi luoghi di aggregazione rivolti agli studenti e più in generale alla cittadinanza.

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Addii • Alfredo Bianchini

È scomparso il 3 aprile, all’età di 84 anni, l’avvocato Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, fine conoscitore dell’opera dell’artista veneziano. Tra l’altro, fu deputato al Parlamento nell’XI Legislatura (1992) e capogruppo parlamentare del Pri (Partito Repubblicano Italiano) alla Camera. Console Generale Onorario della Repubblica Austriaca in Venezia, è stato presidente dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e componente del Consiglio di Amministrazione Iuav-Istituto Universitario di Architettura di Venezia e dell’Università di Venezia Ca’ Foscari. Il nome di Alfredo Bianchini è indissolubilmente legato a quello della Fondazione Vedova da lui gestita e diretta per esplicito mandato da vent’anni. Lo scorso 29 marzo Bianchini ha scritto il discorso per annunciare la prima borsa di studio della Fondazione Vedova, intitolata a Fabrizio Gazzarri, per l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Redazione, 04 aprile 2025 | © Riproduzione riservata