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Un particolare della homepage del sito dell'Associazione Antiquari d'Italia

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Un particolare della homepage del sito dell'Associazione Antiquari d'Italia

Gli antiquari proiettati in digitale

L'Associazione Antiquari d’Italia rinnova il sito istituzionale e la Gazzetta Antiquaria

Marco Riccòmini

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Nata nel 1959 per sostenere e promuovere gli antiquari che partecipavano alla mostra mercato di antiquariato di Firenze (prima manifestazione di arte antica al mondo), L’Associazione Antiquari d’Italia (AAI) ha rinnovato recentemente il proprio sito. Walter Padovani, Vice Presidente dell’AAI e responsabile editoriale della Gazzetta Antiquaria, ne descrive il restyling.

«In realtà, come avrà notato chi lo ha visitato prima e dopo, non si tratta di un semplice make up. È che in questo mondo le cose cambiano in fretta – spiega chi, in fondo, è portavoce di un mondo tradizionalmente lontano dalle nuove tecnologie – e occorre stare al passo. Paradossalmente, il rallentamento della vita lavorativa come l’abbiamo sempre conosciuta causato della pandemia si è rivelato l’occasione buona per ripensare e ridisegnare il sito. Così, tutto il Consiglio, presieduto da Alessandra Di Castro, si è rimboccato le maniche e questo è il risultato.

Si è scelto di mettere in vetrina, per così dire, gli attori principali dell’Associazione, ossia i quasi 130 iscritti, che sono gli antiquari di punta di tutt’Italia. Anzitutto parlando per la prima volta degli associati, raccontando “vita, morte e miracoli” di ciascuno di loro in “Vita d’antiquari” sulla Gazzetta Antiquaria, accessibile dal sito dell’Associazione Antiquari d’Italia.

Inoltre – spiega ancora Padovani – all’interno del sito ogni associato può usufruire di una sorta di box virtuale nel quale potersi presentare e promuoversi, e dove un potenziale cliente può prendere informazioni e contatti. Abbiamo voluto dare spazio alle opere, di cui si parla sempre troppo poco, ma che sono l’essenza del nostro mestiere. Poi, volevamo uno strumento agile e di facile consultazione che desse risposte precise e aggiornate su tutte le attività associative, i restauri, le sponsorizzazioni, le pubblicazioni che finanziamo (che non sono poche), il rapporto con la Fondazione Zeri, la Biaf (Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze), in calendario quest’anno dal 2 al 10 ottobre a Palazzo Corsini a Firenze, e dove potersi confrontare su questioni anche spinose, come quelle relative agli uffici esportazione, tanto che sulla Gazzetta abbiamo riservato uno spazio apposito: “cronache uffici esportazione. I fatti raccontati dagli operatori del settore: spedizionieri, antiquari e collezionisti”. Insomma, un luogo, seppur virtuale, dove fare “comunità”.

La Gazzetta Antiquaria, accessibile a tutti dal sito associativo, è il tazebao dove una Redazione interamente nuova commenta e racconta i “fatti del giorno” e non solo. La cadenza è settimanale, tre articoli nuovi ogni settimana fanno circa 150 all’anno, parto della Redazione composta da tre anime e tre penne molto diverse tra loro (Simone Facchinetti, Leonardo Piccinini e Marco Riccòmini, e Federico Magi come webmaster), così da offrire pluralità di linguaggi e di punti di vista agli associati e a chiunque ci visitasse, perché la Gazzetta vuole anche essere luogo di scambio di idee e di opinioni, un osservatorio che guardi dall’alto il settore dell’antiquariato, del commercio dell’arte, delle mostre, degli eventi, dei libri e di tutto quello che ruota attorno al nostro mondo così sfaccettato».

Un particolare della homepage del sito dell'Associazione Antiquari d'Italia

Marco Riccòmini, 26 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

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Gli antiquari proiettati in digitale | Marco Riccòmini

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