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Redazione
Leggi i suoi articoliL’artista franco-algerino Mohamed Bourouissa (Algeria, 1978) per la sezione Arte, e la compositrice colombiana Natalia Domínguez Rangel per la sezione Musica vincono la quinta edizione del Mario Merz Prize, unico premio internazionale dedicato all’arte e alla musica.
Bourouissa (selezionato tra i finalisti Elena Bellantoni, Anna Franceschini, Voluspa Jarpa e Agnes Questionmark) è stato scelto da una giuria composta da Manuel Borja-Villel, Caroline Bourgeois, Massimiliano Gioni e Beatrice Merz, presidente della Fondazione Merz, con il voto del pubblico a rafforzarne la decisione. La commissione ha sottolineato come la sua ricerca riveli l’aggressività latente nella società contemporanea, portando in superficie la violenza nascosta nei gesti quotidiani e nei comportamenti standardizzati. Nei suoi progetti, osservazione e ascolto diventano strumenti per attraversare i confini tra libertà e controllo. L’artista sarà protagonista di una personale nella sede torinese nel 2027.
Per la sezione Musica, la giuria formata da Helena Winkelman, Philip Samartzis, Thomas Demenga e Willy Merz, congiuntamente al voto popolare, ha premiato Natalia Domínguez Rangel, in finale con Luigi Morleo e Arturo Corrales. La motivazione sottolinea l’originalità della sua esplorazione dei rapporti tra corpo e ambiente, la qualità della costruzione sonora e spaziale, e l’attenzione alla trasformazione e alla permeabilità. Alla compositrice sarà commissionato un nuovo brano per orchestra d’archi o un progetto di sonorizzazione di uno spazio.
Il Mario Merz Prize conferma così il suo ruolo di piattaforma internazionale capace di intercettare ricerche artistiche e musicali che guardano al futuro, mantenendo viva l’eredità del pensiero di Mario Merz.
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