Redazione
Leggi i suoi articoliLuca Beatrice, uno dei più noti e autorevoli critici d’arte italiani, già curatore del Padiglione Italia alla 53ma Biennale d’Arte di Venezia e Presidente in carica della Quadriennale di Roma, è morto a 63 anni. Fatale un infarto che l’ha colpito nella giornata del 20 gennaio a Torino.
Acuto, sagace, instancabile, Beatrice (torinese, classe 1961, editorialista di «Il Giornale dell’Arte») è riuscito a imporsi come pochi altri colleghi nel panorama artistico italiano, diventando una delle voci più conosciute e considerate dell’intero settore. Lunga e densa l’attività curatoriale, che l’ha visto dagli anni Novanta organizzare mostre per musei e istituzioni private e pubbliche. Fervente la passione per l’insegnamento, che ha esercitato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di Brera, Milano. Attualmente insegnava Storia dell’arte all’Accademia Albertina di Torino, Arte contemporanea allo Ied di Torino e Arte e cultura contemporanea allo Iulm di Milano.
Continuativa anche l’attività di saggista, con numerose pubblicazioni relative all’arte visiva e non solo, tra cui Da che arte stai? Una storia revisionista dell’arte italiana (2010), Pop. L’artista come star (2012), Sex. Erotismi nell’arte da Courbet a YouPorn (2013), Nati sotto il Biscione. L'arte ai tempi di Silvio Berlusconi (2015) e Da che arte stai? 10 lezioni sul contemporaneo (2021) per Rizzoli; le biografie di Renato Zero (2007) e Lucio Dalla (2016) per Baldini+Castoldi; Canzoni d’amore (2018) per Mondadori; Arte è libertà? Censura e censori ai tempi del web (2020) per Giubilei Regnani Editore; e Le vite. Un racconto provinciale dell’arte italiana (2023) per Marsilio. In qualità di critico d’arte e giornalista ha collaborato con «Tema celeste» e «Flash Art», in tempi recenti con «Libero», «Corriere Torino», «Linkiesta» e «Il Giornale dell’Arte», proponendo articoli legati al mondo dell’arte e non.
Con piglio scapigliato e irriverente, Luca Beatrice è stato un personaggio schietto, diretto, colto e pieno di idee, senza remora alcuna nel condividerle con pubblico e colleghi. Nato a Torino il 4 aprile 1961, si è laureato nel capoluogo piemontese in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere all’Università degli Studi di Torino, per poi conseguire il diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Siena, dove è stato allievo di Enrico Crispolti. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta ha curato numerose mostre storiche, in particolare sul Futurismo torinese (Franco Costa, Enrico Allimandi, Alberto Sartoris), e altre dedicate ad artisti emergenti, come Daniele Galliano, Marco Cingolani e Massimo Kaufmann. Viene nominato curatore della Biennale di Praga (2003-5) e commissario alla sezione Anteprima della XIV Quadriennale di Roma (2004). Nel 2009 è stato scelto come curatore del Padiglione Italia alla 53ma Biennale d’Arte di Venezia, dove ha curato l’esposizione centrale intitolandola «Collaudi», incentrata su Filippo Tommaso Marinetti e il Futurismo. Dal 2010 al 2018 è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino, mentre nel 2024 è stato nominato presidente della Quadriennale di Roma.
Tra le mostre monografiche più recenti segnaliamo: «Andy Warhol. Pop society» al Palazzo Ducale di Genova (2016); «Edward Hopper» a Palazzo Fava, Bologna, e «Vittoriano», Roma (2015-16). Per quanto riguarda le collettive, invece: «Jackson Pollock e la Scuola di New York», Palazzo Reale, Milano e «Vittoriano», Roma (2018); «Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte», Reggia di Venaria (2018); «Warhol and friends», Palazzo Albergati, Bologna (2018); «Revolutions 1989-2019: L’arte del mondo nuovo-30 anni dopo», Castel Sismondo, Rimini (2019); «Diabolik» al Museo del cinema, Torino (2021); «Carlo Levi», Gam-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2022); «Giacomo Soffiantino», Fondazione Ferrero, Alba (2022). Per Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo ha curato a Palazzo Zevallos di Napoli le mostre dedicate a New York, Londra, Berlino e Los Angeles, e la rassegna «Futuro» presso Palazzo Leoni Montanari di Vicenza (2020).
Noto, per esempio, il suo tifo calcistico per la Juventus, che ha portato il suo nome all’attenzione dei non addetti al settore, soprattutto nel ruolo di opinionista sportivo in programmi come «La Domenica Sportiva» (Rai 2, 2017-18) e «TikiTaka» (Italia 1, 2021-22). Tra le sue opere saggistiche legate alla critica d’arte e musicale ricordiamo «Nuova Scena» (con Cristiana Perrella) (Mondadori, 1995), «Nuova arte italiana» (Castelvecchi 1998).
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