Monica Trigona
Leggi i suoi articoliChristie’s promuove una serie di vendite online, «Collections», a New York, Londra e Parigi, con allettanti proposte di mobili e opere d’arte europee, inglesi e del XIX secolo, argenti, ceramiche, vetri, orologi e scatole d’oro, provenienti da importanti collezioni private che vanno dal XVI al XX secolo. I lotti delle vendite saranno consultabili rispettivamente il 18, 19 e 26 marzo (New York, Londra e Parigi) e per le offerte dal 25 e 26 marzo all’8 e 9 aprile (New York e Londra) e dal 2 al 15 aprile (Parigi). Le stime vanno da opere offerte senza riserva fino a 320mila dollari (250mila sterline-300mila euro). Partendo dall’asta londinese, Collections: From The Wernher Collection of Fabergé, the Viscount Wimborne and the Earl of Suffolk and Berkshire, qua sono molti i lotti messi in vendita per la prima volta e comunque non reperibili da oltre un secolo. La Collezione Wernher è una delle raccolte più interessanti. Assemblata da Lady Zia, la contessa Anastasia Mikhailovna de Torby, e da suo marito Sir Harold Wernher Bt., che hanno esposto la loro eccezionale selezione di arte europea e Fabergé nella loro tenuta di Luton Hoo per quasi mezzo secolo, comprende diversi oggetti della maison russa, la maggior parte proveniente direttamente dai genitori di Lady Zia (alcuni sono registrati come acquisti dell’Imperatore Nicola II e di sua madre ed è possibile che fossero doni della famiglia al Granduca Michele, padre di Lady Zia). Highlights dell’asta sono i rari studi di fiori «nontiscordardimé» e fragoline di bosco in pietra dura (stima: 150mila-250mila sterline e 120mila-180mila sterline), tra gli oggetti più delicati di Fabergé, e le plastiche di elefanti realizzate in pietre dure, passione della Torby (stime da 6mila a 35mila sterline). Una collezione di Fabergé di tale varietà (e con provenienza imperiale diretta) non era apparsa sul mercato da decenni.
La collezione del visconte Wimborne, la cui famiglia possedeva la più grande ferriera del mondo, era stata acquisita per le residenze Canford Manor, Wimborne House e Ashby St Ledgers Manor. Le scelte dell’aristocrazia del XIX secolo sono ben illustrate da mobili francesi, italiani e inglesi, argenti, porcellane e dipinti e disegni di antichi maestri inglesi e italiani. Il gruppo di argenti del Conte di Suffolk e del Berkshire, dall’epoca georgiana a quella vittoriana, comprende esemplari forgiati dai più rinomati orafi (David Willaume, l’orafo reale Paul Storr e i fratelli Barnard). Infine, la stessa vendita include altre opere di prestigio da collezioni nobili e private, tra cui pezzi che in passato sono stati di proprietà di Rudolf Nureyev e del barone Edmond de Rothschild.

Collezione del Conte di Suffolk e Berkshire, coppia di piatti da credenza in argento dorato Giorgio IV stimata tra 20mila e 30mila sterline. Cortesia di Christie’s
Guardando oltreoceano, alla vendita Collections: Including the Orange Blossom Collection and Works from «Centuries of Taste» di New York, è evidente la ricchezza di mobili inglesi di pregio offerti, dall’epoca georgiana fino alla prima metà dell’Ottocento come una coppia di poltrone in mogano in stile rococò francese, commissionate per la Marble Hall del Powderham Castle (Devon) nel 1755 (stima: 50mila-80mila dollari). Inoltre, mobili inglesi in legno di satinwood di eccezionale qualità, come una coppia di piedistalli policromi di George III attribuite a Matthew Boulton e John Fothergill, del 1780 circa (stima: 30mila – 50mila dollari), proveniente da un’illustre collezione della costa orientale. Molti sono inoltre gli argenti, le porcellane, gli orologi, i pezzi di arti decorativa, provenienti dalla Estates of The Hon. Horst Denk e The Hon. Ruth Denk, New York, e opere della Collezione Orange Blossom.

Sedie in mogano Giorgio II, 1760 ca, stimate tra 50mila e 80mila sterline. Cortesia di Christie’s
Infine, nella Ville Lumière, Collections: Entre Orient et Occident au XVIIIe siècle, regard d'un amateur éclairé & Souvenirs des princes Murat. Le collezioni in vendita a Parigi sono tre. La prima risente della fascinazione per le cineserie, i mobili laccati e gli objets montés del suo proprietario che ha raccolto una straordinaria serie di opere d’arte. Tra i pezzi più importanti spiccano un secretaire in lacca verde europea, con montature in bronzo dorato di Luigi XVI (marchio di Jean-Louis-François Legry), datato ultimo quarto del XVIII secolo, stimato tra i 40mila e i 60mila euro, un comò cinese-europeo laccato con montature in bronzo dorato Luigi XV (stima: 30mila-50mila euro) e un orologio a pagoda, del 1740 circa (stima: 12mila-18mila euro). La collezione vanta anche un importante set di ordini cavallereschi di Gioacchino Murat, maresciallo dell’Impero, re di Napoli, e di suo figlio Luciano, offerti sul mercato per la prima volta. Le principali decorazioni militari includono ordini cavallereschi dei regni tedeschi, alleati volontari o forzati dell’Imperatore, che furono conferiti a Gioacchino Murat. Altri pezzi di spicco sono la placca della Corona di Westfalia, un ordine fondato da Girolamo Bonaparte, interamente realizzata in argento, oro e smalto da Biennais (stima: 15mila-20mila euro) e una bomboniera in tartaruga appartenuta a Napoleone stimata tra i 5mila e i 6mila euro. Quest’ultima è una vera chicca perché c’erano «solo tre scatole di questo tipo nell’inventario del guardaroba dell’imperatore; una fu presa dalla sua carrozza durante la battaglia di Waterloo. L'esemplare attuale fu passato a Carolina Murat, sorella di Napoleone, ed è rimasto nella sua famiglia fino ad oggi», riferiscono dalla casa d’aste. Infine, una serie di scatole d’oro riccamente decorate del XVIII secolo, tra cui una tabacchiera da donna in oro smaltato tedesco realizzata dai fratelli Souchay ad Hanau, del 1780-1785 circa, (10mila-15mila euro) e un portasigarette francese Art Déco di Cartier in oro, lapislazzuli e lacca burgautée datato 1925 (stima: 25mila-35mila euro).
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