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Redazione GdA
Leggi i suoi articoliTra i cinquecento lotti in vendita in occasione dell’asta di Farsettiarte (27 e 28 ottobre) di arredi e dipinti antichi e dipinti e sculture dell’Otto e Novecento spiccano alcuni pezzi forti, come l’olio su tavola di Marco d’Oggiono, un artista piuttosto raro sul mercato, del 1515 ca raffigurante una «Madonna del latte»: il dipinto, che misura 77,5x59,5 cm, è stimato tra 350 e 450mila euro. Una «Sacra Famiglia», olio su tavola riportata su tavola di 109x103 cm, è stata attribuita da Federico Zeri in uno studio del 1990 agli ultimi anni dell’attività di Giovanni Bellini (1434 ca-1516): la valutazione proposta oscilla tra i 150 e i 200mila euro.
Nella sezione di pittura antica figurano ancora una tavola fondo oro di Apollonio di Giovanni raffigurante «L’Arcangelo Raffaele con Tobiolo e san Girolamo» (40,7x26 cm, 45-65mila euro le stime) e, per il Settecento, una «Piscina probatica» di Francesco Fontebasso (1707-69), olio su tela di 71x52,5 cm, a 38-48mila euro.
Passando al XIX secolo, altro autore poco frequente sul mercato è Giulio Aristide Sartorio (1860-1932). Del pittore romano il catalogo di Farsetti propone «Madonna degli Angeli (Magnificat)», un grande (d 124 cm) tondo realizzato a olio su tela. La tela fu terminata intorno al 1895 e venne esposta in quell’anno alla Prima Biennale di Venezia. Le stime (120-160mila euro) sono in una fascia di prezzi record per l’artista, la cui aggiudicazione più alta finora sono i 108.750 euro pagati a un’asta di Sotheby’s Milano del 2011 per un suo olio su tela del 1919.
Sempre nella sezione di pittura dell’Ottocento, «Le due madri», un disegno realizzato a matita grassa e gesso bianco su carta da Giovanni Segantini, parte da una quotazione di 25-35mila euro, mentre «Le comunicande», di Plinio Nomellini, olio su tela di 45x35 cm, è valutato 22-26mila.
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