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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliCon la riposizione di tre mostre personali che in sette anni Vettor Pisani (Bari, 1934-Roma, 2011) realizzò per la Fondazione Morra a Ischia nel 2005 («Nostalgia volo di ritorno»), a Roma e a Napoli nel 2011 («Carpe Diem» e «Apocalypse now») e la presentazione della collezione e dell’archivio dell’artista, l’istituzione culturale napoletana inaugura oggi Caggiano-Fondazione Morra.
Il progetto si sviluppa in continuità con i propositi visionari e, al tempo stesso, densamente concreti che la Fondazione Morra propone per lo sviluppo e la valorizzazione dei luoghi e dei territori attraverso l’arte contemporanea. Una visione civica e sociale dell’arte che anima i pensieri e le pratiche di Giuseppe Morra che, dopo il Museo Nitsch e Casa Morra a Napoli, approda a Caggiano nel cuore del Cilento, in Provincia di Salerno, avviando una nuova stagione di attività culturali nel segno della multidisciplinarietà e contribuendo alla valorizzazione di quei territori che, benché svuotati dai fenomeni urbani della modernità, se valorizzati, possono proporre nuove forme di pensiero e di comunità, inclusive, sostenibili e plurali.
Dal 30 giugno al 2 luglio gli eventi saranno concentrati a Palazzo Morone, edificio storico di proprietà comunale (donato oltre dieci anni fa dalla famiglia Bonito Oliva-Morone) e ristrutturato dalla Fondazione Morra. Il palazzo da gennaio 2024 ospiterà anche l’archivio del Living Theatre. Contemporaneamente la fondazione sta procedendo alla ristrutturazione di Palazzo Abbamonte, dove verrà istituita una scuola estiva dedicata al territorio e alla sperimentazione, con l'obiettivo di attivare a Caggiano laboratori che siano «dispositivi di ricerca, sviluppo e gestione del territorio».

Una veduta della mostra «Vettor Pisani» (2011), Napoli Palazzo Ruffo di Bagnara
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