Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Il vuoto della cupola del Duomo dell’Aquila. Foto Silvia Taranta

Image

Il vuoto della cupola del Duomo dell’Aquila. Foto Silvia Taranta

Dopo 14 anni rimane l’enigma cupola dell’Aquila

Finalmente inizia il recupero del Duomo inagibile dal 2009. Speranze anche per Santa Maria Paganica

Stefano Miliani

Leggi i suoi articoli

A giudicare dalla facciata il Duomo dell’Aquila (o Cattedrale di San Massimo e San Giorgio) potrebbe apparire integro o quasi, salvo la torre campanaria destra ingabbiata e la porta sempre chiusa. L’interno, inagibile da 14 anni, rivela una realtà più drammatica: è sgombro e, per fare l’esempio più significativo, la cupola crollata il 6 aprile 2009 è un grande vuoto. Finalmente nei primi mesi di quest’anno partono i restauri, grazie all’aggiudicazione dell’appalto alla ditta Cobar di Altamura, nel Barese. L’importo dei lavori è di 36 milioni di euro per metà già disponibili. Altro capitolo rilevante e molto avvertito in città riguarda Santa Maria Paganica: il progetto per ricostruire la chiesa è in sostanza definito e il cantiere potrebbe aprire, forse, nel corso dell’anno.

Il Duomo: simbolo trasformato da più terremoti
Chi ha bandito le gare e la cosiddetta «stazione appaltante» dei lavori è il Segretariato regionale per l’Abruzzo del Ministero della Cultura, diretto ad interim da Federica Zalabra: «Il Duomo e a ruota Santa Maria Paganica sono due interventi chiave non solo dal punto di vista tecnico ma anche simbolico, spiega, sia perché sono tra le chiese con maggiori problemi causati dal terremoto, sia perché sono emergenze architettoniche fondanti dell’Aquila». Per la storica dell’arte «ricostruire il Duomo è fondamentale anche come spinta emotiva, come atto di fiducia nella capacità dell’Aquila di rigenerarsi. Noi vediamo la chiesa ricostruita dopo il grande terremoto del 1703 e il ricorso storico ci indica la strada: ce l’hanno fatta allora, ce la faremo anche noi».

Dirige i lavori Augusto Ciciotti del Segretariato regionale, architetto di ampia esperienza nella ricostruzione postsismica aquilana: «Il cantiere è complesso. Nella zona presbiteriale, la più danneggiata, il crollo è esteso, riguarda una parete laterale per un’altezza notevole, tutta la superficie voltata e una pilastratura che la sosteneva, e la copertura. Anche queste parti verranno ricostruite». Parliamo di un’architettura a croce latina fondata a metà ’200, ricostruita più volte, dall’imponente interno settecentesco, con la facciata iniziata nel 1815 e completata nel 1928 con le due torri campanarie.

Come restituirla? «Il Duomo è frutto della stratificazione storica per gli interventi seguiti ai terremoti del 1315, del 1462, del 1703 soprattutto, e del 1915, ricorda Ciciotti. È un edificio di culto, va ripristinata una volumetria identica, con criteri di riconoscibilità delle integrazioni adottate utilizzando tecniche già sperimentate e consolidate». Inclusi criteri antisismici? «È chiaro. Il miglioramento sismico e un rafforzamento saranno compatibili con la storicità e il pregio del manufatto».

E la facciata? «Tutto sommato non ha avuto grandi problemi. È stato più necessario mettere in sicurezza le parti laterali, soprattutto la destra, la più antica». Qual è il cronoprogramma? «Prevede tre anni per il primo stralcio e altri tre per il secondo, fa sapere l’architetto, ma quando ci sarà la certezza della copertura finanziaria del secondo si potrà immaginare un unico cantiere e ridurre così i tempi».

Valerio Tesi, responsabile unico del procedimento (il Rup), soprintendente per Pisa e Livorno, parla di «restauro e reintegrazione della struttura originaria» con nuove opere strutturali e aggiunge: «L’obiettivo è ricomporre l’immagine unitaria della Cattedrale. Su un elemento completamente perso con il sisma ancora ci interroghiamo: come definire la finta cupola dipinta all’inizio dell’800 con un disegno prospettico che chiudeva la crociera, cioè tra navata e transetto. È un tema di difficile declinazione esecutiva. Riproporre tal quale la finta cupola appare eccessivo per cui valutiamo quale soluzione possa essere più coerente in una reintegrazione della struttura complessiva. Ci sono state opinioni discordi e, come responsabile del procedimento, ritengo che una scelta del genere vada valutata collegialmente».

Valutata da chi? «La riflessione deve coinvolgere la Curia e l’intera città, non solo gli uffici dei Beni culturali, risponde l’architetto. Voglio ricordare che il progetto è stato affidato dal consorzio Sant’Emidio a un gruppo di professionisti costituiti dal professor Paolo Rocchi, dallo studio Leonardo Nardis dell’Aquila e dall’azienda Tecno Art di Ascoli Piceno di cui fa parte l’architetto Marco Falsetti».

Uno spiraglio per Santa Maria Paganica
Sul lato nord del centro storico, nella piazza davanti al museo MaXXI Aquila, la chiesa sventrata di Santa Maria Paganica attende il proprio turno. Fino a quando? «Abbiamo potuto acquisire il progetto complessivo già definito che la parrocchia aveva predisposto negli anni successivi al sisma, risponde Augusto Ciciotti. Con la Diocesi ci sono state interlocuzioni e una condivisione ampia. Auspichiamo che il 2023 sia determinante per sbloccare l’avvio del cantiere».
 

Una veduta della navata centrale del Duomo dell’Aquila. Foto Giovanni Lattanzi

Stefano Miliani, 27 febbraio 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nuova pavimentazione, nuovi lampioni e una nuova, contestata pensilina: i lavori, costati 7,5 milioni, scatenano discussioni e malumori

Nella Rocca Albornoz e a Palazzo Eroli, a Narni, una settantina di sculture di uno dei maestri del Nouveau Réalisme per riflettere sul rapporto tra alto artigianato e creazione artistica

Il 6 aprile avrà luogo una commemorazione in ricordo delle 309 vittime del terremoto del 2009. Diamo conto della condizione di alcuni monumenti: il Castello spagnolo, le mura urbiche presso porta Brinconia, la Chiesa di San Marco e Palazzo Centi

La «culla» del francescanesimo era a rischio in quanto la soprastante cupola della Basilica di Santa Maria degli Angeli era preoccupantemente fessurata dal terremoto del 2016

Dopo 14 anni rimane l’enigma cupola dell’Aquila | Stefano Miliani

Dopo 14 anni rimane l’enigma cupola dell’Aquila | Stefano Miliani