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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliIn virtù di un finanziamento ministeriale da 1,7 milioni di euro entro il 2024 (nell'ambito del Piano Strategico «Grandi Progetti Beni Culturali», anche il Veneto avrà il suo primo Parco archeologico che collegherà, in un percorso unitario, il nuovo Museo Archeologico di Altino, quello costruito in precedenza e le due aree sino ad oggi indagate.
Un vero e proprio lavoro di ricucitura, come ha spiegato in più occasioni la direttrice dell’ente museale Marianna Bressan per restituire, per quanto possibile, la storia del luogo. Il sito vanta difatti una continuità insediativa prima veneta e poi romana che si estende dal VIII secolo a.C. al VII d.C. Il nuovo progetto prevede una modifica degli attuali percorsi creado una continuità tra prima area archeologica, il vecchio museo (ridenominato Altino Lab) con il nuovo ruolo di laboratorio di cultura e la seconda area archeologica, poco distante.
All’interno del finanziamento rientra anche un nuovo scavo nella cosiddetta area del quartiere residenziale augusteo. Né si devono trascurare l’apporto della realtà immersiva 3D, una nuova pannellistica, un circuito di piste pedonabili e ciclabili nonché una via d’acqua da Venezia per raggiungere l’area con il fine d’intercettare nuovi flussi turistici e culturali. È questo l’auspicio anche di Daniele Ferrara, direttore regionale Musei del Veneto, e di Simone Venturini, assessore al Turismo e allo Sviluppo economico del Comune di Venezia.

Il render del Parco Archeologico di Altino (Ve)
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