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Il Bahrain è Leone d'Oro. Tutti i Premi della Biennale di Architettura 2025

Trionfa il Regno del Golfo. Ecco tutti i vincitori della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Riccardo Deni

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La Giuria internazionale della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, composta da Hans Ulrich Obrist (presidente, Svizzera); Paola Antonelli (Italia); Mpho Matsipa (Sudafrica) ha deliberato i seguenti premi ufficiali:

 

Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:

REGNO DEL BAHRAIN

Canicola

Commissario: Shaikh Khalifa bin Ahmed bin Abdullah Al Khalifa, President Bahrain Authority for Culture and Antiquities

Curatore: Andrea Faraguna

Espositori: Andrea Faraguna, Wafa Al Ghatam, Eman Ali, Alexander Puzrin, Mario Monotti

Sede: Arsenale

 

Due menzioni speciali sono state attribuite alle Partecipazioni Nazionali:

SANTA SEDE

"Opera aperta"

Commissario: Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede

Curatori: Marina Otero Verzier, Giovanna Zabotti

Espositori: Tatiana Bilbao Estudio, MAIO Architects

Sede: Complesso di Santa Maria Ausiliatrice, Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450

 

GRAN BRETAGNA

GBR: Geology of Britannic Repair

Commissario: Sevra Davis, British Council

Curatori: Owen Hopkins, Kathryn Yusoff, Kabage Karanja, Stella Mutegi 

Espositori: cave_bureau, Palestine Regeneration Team (PART),

Mae Ling Lokko & Gustavo Crembil, Thandi Loewenso

Sede: Giardini 

 

Leone d’Oro per la migliore partecipazione alla 19. Mostra, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.:

Canal Cafè

Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky, Davide Oldani

Sede: Arsenale

 

Leone d’Argento per una promettente partecipazione alla 19. Mostra, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.:

Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500

Kate Crawford, Vladan Joler

Sede: Corderie dell’Arsenale

 

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali alle seguenti partecipazioni:

Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos

Tosin Oshinowo, Oshinowo Studio

Sede: Corderie dell’Arsenale

Elephant Chapel

Boonserm Premthada

Sede: Corderie dell’Arsenale

Sono stati inoltre attribuiti alla filosofa statunitense Donna Haraway e all’architetto, progettista e designer italiano Italo Rota (2 ottobre 1953 – 6 aprile 2024) rispettivamente il Leone d’Oro alla Carriera e il Leone d’Oro speciale alla memoria della 19. Mostra Internazionale di Architettura. Il riconoscimento è stato proposto dal curatore della Biennale Architettura 2025, Carlo Ratti, e accolto dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco.

 

LE MOTIVAZIONI DEI PREMI

Leone d’oro per la migliore Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain: il Padiglione offre una proposta concreta per affrontare condizioni di calore estremo. Come spiegano i progettisti, “L'architettura deve affrontare la doppia sfida della resilienza ambientale e della sostenibilità. L’ingegnosa soluzione può essere impiegata negli spazi pubblici e nei luoghi in cui le persone devono vivere e lavorare all’aperto in condizioni di calore estremo. Il padiglione utilizza metodi tradizionali di raffreddamento passivo tipici della regione, che richiamano le torri del vento e i cortili ombreggiati.”

Menzione speciale come Partecipazione Nazionale alla Santa Sede: richiamando il libro Opera aperta di Umberto Eco del 1962, il Padiglione Opera aperta invita il visitatore a partecipare alla produzione di significato. Questa menzione speciale riconosce la creazione di uno spazio di scambio, negoziazione e riparazione. Opera aperta ridarà vita a una chiesa sconsacrata esistente, con un processo di restauro che avverrà su diversi livelli e coinvolgerà un'ampia gamma di competenze e mestieri. Come lo definisce il team, “una pratica vivente di cura responsabile e cura collettiva”. Opera aperta crea uno spazio per lo scambio culturale.

Menzione speciale come Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna: un dialogo tra il Regno Unito e il Kenya sul tema della riparazione e del rinnovamento. Il Padiglione rivela un’architettura definita dall’estrazione, che genera disuguaglianze e degrado ambientale. La Giuria rileva il tentativo di immaginare una nuova relazione tra architettura e geologia. La Giuria segnala inoltre il programma Venice Fellowship come un’iniziativa significativa di scambio di conoscenze tra i tre paesi: Venezia, Regno Unito e Kenya.

Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla 19. Mostra, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. a Canal Cafè - Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky, Davide Oldani: Canal Café è una dimostrazione di come la città di Venezia possa fungere da laboratorio per immaginare nuovi modi di vivere sull’acqua, offrendo al contempo un contributo concreto allo spazio pubblico veneziano. Il progetto invita inoltre a future riflessioni speculative sulla laguna e su altre lagune. Rappresenta anche una traiettoria parallela significativa nella pratica di DS+R sin dagli inizi—una traiettoria ricca di sperimentazione transdisciplinare. Riconosciamo inoltre l’eccezionale perseveranza del progetto Canal Café, iniziato quasi vent’anni fa. È un esempio di come La Biennale possa dare vita a progetti di lunga durata, andando ben oltre il tempo dell’evento.

Leone d’argento per una promettente partecipazione alla 19. Mostra Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.: l'importanza di Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500 di Kate Crawford e Vladan Joler risiede nella capacità di rendere visibile l’invisibile, attraversando lo spazio e il tempo. Questo manifesto visivo di grande formato illustra come le infrastrutture digitali e sociali si siano sviluppate in modo interdipendente nel corso dei secoli. Oggi più che mai è essenziale comprendere gli intrecci tra potere e tecnologia—colonialismo, militarizzazione, automazione e recinzione. L’opera offre una genealogia profonda della tecnologia contemporanea. Questo straordinario diagramma si configura come uno strumento per decifrare il presente e immaginare futuri alternativi.

Due menzioni speciali come partecipazioni alla 19. Mostra Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. a

Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos di Tosin Oshinowo: il progetto offre uno sguardo sui mercati di trattamento dei rifiuti dell’economia industrializzata. La documentazione rappresenta un’iniziativa che può incoraggiare ulteriori ricerche e la produzione di conoscenza sui mercati in Africa e sull’importanza di questi come prototipi di innovazione. Tali mercati sono elementi chiave di un ecosistema resiliente, che merita attenzione per la sua capacità di adattamento e circolarità.

Elephant Chapel per l’esemplare modalità con cui mostra come realizzare una struttura in mattoni durevole utilizzando biomateriali. Lo studio di architettura di Boonserm Premthada impiega lo sterco di elefante per ridurre al minimo l’uso di altri materiali, in un approccio profondamente integrato con l’ambiente. Premthada ha realizzato un santuario all’aperto chiamato Elephant World in una provincia della Thailandia, dove esseri umani ed elefanti convivono in armonia da secoli. Il progetto celebra questa alleanza millenaria, preservandone il contesto e le condizioni originarie.

Riccardo Deni, 10 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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