Redazione GDA
Leggi i suoi articoliCaro Gaggero,
l’esibizione di tutta questa vegetazione è di notevole portata mediatica. Come si fa a dire che si tratta di un caseggiato? Eppure lo è, e ha anche un problema in più rispetto a quelli che pone la necessità di impermeabilizzazione che hanno normalmente tutti i fabbricati. Qui bisogna potare continuamente i cespugli e soprattutto liberare le grondaie dalle foglie secche. Il giardiniere di condominio è più necessario del portinaio, e pensare che tutto il bendidio vegetale che offre questa «casa» non è godibile dai suoi occupanti, che al massimo possono frequentare, se ci riescono, solo il proprio balcone.
Luccardini
Caro Luccardini,
Chissà se nascono i funghi, a fine estate... Dieci giorni dopo un temporale mi piacerebbe andarci. A parte gli scherzi, il bosco urbano mi piace, è un po’ forzato ma almeno mostra un desiderio di natura. A pensarci bene è uno dei pochi edifici contemporanei che producono una gradevole sensazione guardandoli dall’esterno; normalmente offendono e se ne infischiano del prossimo, del «frontista». Vale il principio: conta che cosa vedo io, gli altri si arrangino. Peccato però che non abbiano resistito e abbiano ficcato in mezzo al verde un gasometro e un tempio al dio triangolo.
Gaggero
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