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Il Grand Salon. © Sotheby’s

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Il Grand Salon. © Sotheby’s

Il successo della collezione Hubert Guerrand-Hermès da Sotheby’s

L’80% dei lotti supera le stime. La star è stata una tela monocroma di Pierre Soulages, passata di mano per 3 milioni di euro

Carlotta de Volpi

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Si sono concluse ieri nella sede parigina di Sotheby’s le quattro aste dedicate alla variegata collezione di Hubert Guerrand-Hermès, pronipote del fondatore della maison francese. La vendita serale del 13 dicembre ha totalizzato 22.966.840 euro con il 100% dei lotti offerti che ha trovato un acquirente e oltre l’80% che è stato venduto per somme superiori alle stime più alte. Il totale ha triplicato la stima pre-vendita di 6,1-8,9 milioni di euro. Tra le stelle della serata c’è stata una regale poltrona Luigi XVI intagliata e dorata, che si pensa sia stata creata per le stanze personali della regina Maria Antonietta a Versailles, e ha raggiunto 2,5 milioni di euro. Il lotto fa parte di un insieme di mobili considerati all’avanguardia della moda, che hanno influenzato la scelta delle sedute per gli appartamenti di varie residenze reali. Il risultato segna un record per una singola sedia del XVIII secolo.
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Il top lot della serata è stata «Peinture 130 x 162 cm, 28 février 1970» una tela monocroma di Pierre Soulages, venduta per 3 milioni, il prezzo più alto per un’opera degli anni Settanta dell’artista. Lo straordinario dipinto era stato acquistato da Guerrand-Hermès in un’asta parigina di Sotheby’s quasi quattordici anni fa.
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Tra gli altri highlight vanno segnalati «Singe SI e Singe SII» di François-Xavier Lalanne, una coppia di scimmie in bronzo collocate originariamente ai lati della commode settecentesca di Guerrand-Hermès, che sono state vendute per 2,7 milioni di euro, raddoppiando la stima. Una coppia di cinghiali topiati dell’artista, che fiancheggiavano le porte del giardino, è stata venduta per 762mila euro. «Nature morte aux grappes de raisins, figues et grenade» di Pierre Antoine Lemoine è stata venduta a  825.500 euro, prezzo multiplo rispetto alla stima di 100-150mila, quasi raddoppiando il precedente record d’asta per l’artista. Una raffinata commode Luigi XV in bronzo dorato e impiallacciato in legno di tulipier «à palmes croisées et branches de lierre» di Charles Cressent è stata venduta per 863.600 euro contro una stima di 120-150mila.
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Un luminoso «Concetto Spaziale» di Lucio Fontana del 1960 si è visto conteso da ben tre offerenti, e alla fine è stato aggiudicato per 698.500 euro. Una scultura in bronzo di Germaine Richier del 1940 ha scatenato una lunga battaglia di offerte, ed è stata venduta per 635mila euro, contro una stima di 120-180mila. Due opere di Alexandre-François Desportes hanno entrambe superato le stime: «Autoritratto come cacciatore in un paesaggio» è stato venduto per 444.500 euro, seguito da «Uccisione del cervo» a 520.700 euro. «La Baigneuse» di Pablo Picasso, realizzata nel 1938, è stata venduta al triplo della stima a 609.600 euro. L’opera su carta di Gerhard Richter del 1995, che ha scatenato una forte concorrenza da parte degli offerenti, è stata aggiudicata per 317.500 euro, più di quattro volte la stima di 60-90mila.

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Passando alla vendita diurna del 14, spiccano un’opera su carta di Lucien Lévy-Dhurmer venduta a 101.600 euro contro una stima di 12-18mila, una scena di caccia (tema prediletto da Guerrand-Hermès) di Alfred de Dreux passata di mano a 95.250 su una stima di 7-10mila, e «A cache-cache», olio su tela di Louis-Léopold Boilly venduto per la medesima cifra (stima 25-35mila). Per quanto riguarda la due aste del 15 e 16, incentrate sulla figura della Duchessa di Berry, Maria Carolina di Borbone-Due Sicilie, il top lot è stato il ritratto della duchessa ad opera del barone Gérard, aggiudicato a 355.600 euro contro una stima di 50-70mila.
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Carlotta de Volpi, 20 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata

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