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Lo show «Cristalyne» tenutosi a febbraio da Artechouse a Washington

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Lo show «Cristalyne» tenutosi a febbraio da Artechouse a Washington

Immergersi nell’arte immersiva

Primi spazi dedicati alle installazioni esperienziali negli Usa

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Maria Sancho-Arroyo

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Il futuro è digitale, e non solo dietro uno schermo, come tutti abbiamo sperimentato negli ultimi dodici mesi durante i quali la maggior parte delle interazioni ha avuto luogo via computer. Durante quest’anno di chiusure e di distanziamento sociale, il mondo dell’arte ha ampliato la propria offerta digitale con vere e proprie esperienze digitali immersive.

Negli Stati Uniti, dopo mesi di chiusure e restrizioni, e grazie a una distribuzione dei vaccini veloce ed efficiente, gallerie e musei finalmente riaprono. L’ultima ad annunciare la sua apertura è stata Superblue. Superblue è una nuova società fondata da Marc Glimcher (ceo della megagalleria d’arte contemporanea Pace) con il sostegno di Laurene Powell Jobs.

Riportando le loro stesse parole, il nuovo business è dedicato a «produrre, presentare e coinvolgere il pubblico con l’arte esperienziale». Originariamente prevista per il 2020, l’inaugurazione di Superblue è avvenuta il 22 aprile a Miami, in un edificio industriale di 50mila piedi quadrati nel quartiere di Allapattah, proprio di fronte al Museo Rubell. Ora ci sono progetti per aprire sedi in altre città.

Per questa prima mostra, gli artisti Es Devlin, teamLab e James Turrell hanno creato esperienze immersive di luce, video e suono, che invitano a intraprendere un viaggio multisensoriale attraverso installazioni che sono visivamente spettacolari e stimolanti. È interessante notare che, diversamente dalle gallerie commerciali tradizionali, Superblue venderà i biglietti d’ingresso e dividerà parte del ricavato con gli artisti che hanno creato l’opera.

«Gli artisti riceveranno sempre una quota di royalties dalla vendita dei biglietti dalla presentazione del loro lavoro nelle sedi di Superblue», ha dichiarato Mollie Dent-Brocklehurst, cofondatore e chief creative officer. Tuttavia, la pioniera di questo tipo di esperienze artistiche è Artechouse. Fondata nel 2015, ha aperto la prima sede a Washington nel 2017, seguita da un’altra a Miami nel 2018 e da New York nel 2019.

All’incrocio tra arte, scienza e tecnologia, Artechouse ha promosso la creazione e la cura di nuove forme d’arte, sostenendo l’avanzamento della new media art e ridefinendo il coinvolgimento del pubblico. Questi luoghi d’arte esperienziali sono l’ultima tendenza negli Stati Uniti e probabilmente ne vedremo molti altri. L’arte digitale è arrivata per restare e, letteralmente, ci circonda.
 

Lo show «Cristalyne» tenutosi a febbraio da Artechouse a Washington

Maria Sancho-Arroyo, 24 maggio 2021 | © Riproduzione riservata

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Immergersi nell’arte immersiva | Maria Sancho-Arroyo

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