Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Marta Paraventi
Leggi i suoi articoliIl 15 maggio 1513 a Bergamo venne stipulato, tra Lorenzo Lotto e i frati domenicani della città, il contratto per l’«Incoronazione della Beata Vergine e la gloria dei Santi», nota come pala Martinengo. Il pittore veneziano aveva già lavorato per l’ordine dei frati predicatori e lo farà fino alla fine della carriera.
Nel 1508, infatti, aveva firmato il monumentale polittico per la chiesa di S. Domenico di Recanati; nel 1539 per la chiesa domenicana di Cingoli eseguirà la «Madonna del Rosario con i quindici misteri»; nel 1542 sarà la volta dell’«Elemosina di sant’Antonino» nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dove tuttora si trova e al 1549 risale il «Ritratto di domenicano come san Pietro martire» che parte della critica identifica con frate Angelo Ferretti di Ancona.
Il tema del legame con la committenza e la religiosità domenicana di Lotto, affrontato in passato da Giordana Mariani Canova e Bernard Aikema, è oggi sviluppato da Luca Brignoli. L’autore, tra le opere, in particolare si sofferma su «l’ancona de l’altar grande» dell’antica chiesa dei Santi Stefano e Domenico in Bergamo Alta, la suddetta Pala Martinengo, terminata nel 1517, corredata da una maestosa cornice architettonica, perduta a metà del Settecento.
Rileggendo la trascrizione dell’iscrizione intagliata sulla cornice, riportata dal conte Francesco Maria Tassi nella biografia lottesca delle Vite (1793), tesa ad esaltare il committente della pala, il condottiero Alessandro Martinengo Colleoni come nuovo Alessandro Magno, l’autore ne ha individuato la connessione con l’immagine dipinta, sul lato sinistro della pala, di Sant’Alessandro: patrono di Bergamo, il personaggio, veste una smagliante armatura cinquecentesca ed è ritenuto il criptoritratto del committente. A fianco del patrono bergamasco, Santa Barbara rivela invece nel volto le sembianze della moglie del Colleoni, Bianca Mocenigo.
Lorenzo Lotto. Dipinti e committenze domenicane,
di Luca Brignoli, 88 pp.ill. col., Lubrina Bramani Editore, Bergamo 2022, € 25,00

Particolare della Pala Martinengo di Lorenzo Lotto
Altri articoli dell'autore
In poco più di 40 chilometri, località come Castiglion Fiorentino, Citerna, Monterchi e Sansepolcro conservano in chiese, pievi e palazzi i capolavori di Piero della Francesca, Donatello, Luca Signorelli, Rosso Fiorentino, Bartolomeo della Gatta e molti altri
Prosegue ad Ascoli Piceno il programma di valorizzazione delle opere che furono danneggiate dai sismi del 2016-17 e del 2022
Quattro disegni e 38 sculture dell’artista marchigiano sono i protagonisti di un percorso multisensoriale nel Museo Statale Tattile Omero di Ancona
La Fondazione Cassa di Risparmio della città marchigiana ospita a Palazzo Bisaccioni una quarantina di opere realizzate tra la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio degli anni Sessanta