Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Anny Shaw
Leggi i suoi articoliNell'asta newyorkese di maggio dalla collezione Rockefeller Christie’s ha venduto una delle versioni di Claude Monet dell’animata Gare Saint-Lazare a 27,6 milioni di dollari. Il 20 giugno la casa d’aste ne venderà un altro a Londra con un cartellino del prezzo nell’ordine dei 25-30 milioni di euro.
Monet dipinse la serie di 12 tele nel 1877 in soli tre mesi; era la prima volta che concepiva un gruppo di lavori come unica opera. «È davvero insolito vedere comparire in asta due dipinti in questo modo», osserva Keith Gill, responsabile della vendita di Christie’s, aggiungendo che la tempistica è frutto di una «pura coincidenza».
«La Gare Saint-Lazare, vue extérieure» (1877), proveniente dalla collezione dei texani Nancy Lee e Perry Bass, è il pezzo forte della vendita di Christie’s di arte impressionista e moderna del 20 giugno. Per Gill «è uno dei più importanti dipinti di Monet messo in vendita a Londra da 20 anni a questa parte. Mette in scena un dialogo tra Monet e la modernità crescente della vita contemporanea parigina, che in quel periodo stava cambiando molto rapidamente».
Dipinta in parte en plein air, la serie della Gare Saint-Lazare è molto più complessa rispetto alle successive rappresentazioni di Monet di ninfee, create sul posto in un breve lasso di tempo (l’artista ne dipinse circa 250 versioni). Nove esemplari della Gare Saint-Lazare si trovano in istituzioni pubbliche; due sono attualmente esposte alla National Gallery nella mostra «Monet e l’architettura», in corso fino al 29 luglio.
Articoli correlati:
E Monet cadde nel precipizio

«La Gare Saint-Lazare, vue extérieure», 1877, di Claude Monet. Courtesy Christie's
Altri articoli dell'autore
Le esposizioni durano più a lungo, gli artisti riducono il numero di opere e i collezionisti sono più esigenti: tutti contribuiscono al cambiamento
«Solo» 12,2 milioni di sterline per nomi più che collaudati. Le stime delle opere si sono rivelate troppo alte per gli appetiti degli acquirenti
Martin Wilson, presidente della British Art Market Federation (Bamf), entra in qualità di amministratore delegato e supervisionerà le operazioni globali
Emerge un quadro più completo: i tagli al personale della casa d’aste arrivano mentre si chiude l’accordo da 1 miliardo di dollari con il fondo patrimoniale di Abu Dhabi