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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliNapoli. Librerie svuotate e decine di volumi gettati a terra dopo la razzia di libri antichi nella seicentesca Biblioteca degli Educandati femminili a Napoli, in piazza Miracoli alla Sanità. La struttura, da tempo in stato d’abbandono, è stata messa sotto sequestro dal procuratore Vincenzo Piscitelli che indaga sulla vicenda. Con i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale il magistrato Piscitelli, lo stesso dell’inchiesta sul clamoroso furto alla Biblioteca Girolamini nel 2012, sta cercando di conoscere l’entità della collezione di volumi antichi, prevalentemente dal 1300 al 1700, in possesso della Biblioteca già colpita, negli ultimi tempi, da vandalismi, furti e incendi. Tra il materiale rimasto dopo il saccheggio e messo sotto sequestro, i carabinieri, guidati dal capitano Carmine Elefante, sono alla ricerca degli archivi.
Il pool coordinato dal magistrato, che alla restaurata Girolamini è riuscito a riportare molti dei libri rubati, ha interrogato l’ex presidente della Terza municipalità (Rione Sanità) Giuliana Di Sarno che durante il suo mandato aveva molte volte segnalato lo stato di incuria e abbandono in cui versava la storica Biblioteca dell’Educandato femminile.
L’inchiesta non si presenta facile. Non si conosce infatti il numero dei libri «conservati», molti dei quali antichi e rari e che potrebbero essere già finiti sul mercato clandestino. Massima attenzione quindi da parte delle forze dell’ordine per le aste di libri antichi, soprattutto nel Nord Europa dove sono stati recuperati parte dei tremila volumi della Girolamini. Ma è un compito difficile: nella banca dati dei carabinieri dei «beni culturali illecitamente sottratti» non possono essere messi titoli o foto dei volumi. L’unico riferimento è il timbro dell’Educandato. Si teme però che case d’asta o antiquari senza scrupoli tentino di occultare ogni segno di identificazione.
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L'Educandato statale a Napoli
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