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La Living Hall della Frick Collection a New York

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La Living Hall della Frick Collection a New York

New York, il 17 aprile riapre la Frick Collection

Dopo oltre un anno di lavori gli spazi storici del museo e della biblioteca si presentano rivitalizzati. Nuove gallerie, nuovi servizi, tra cui un auditorium, e per l’inaugurazione un focus su Vermeer 

Ora è ufficiale: dopo oltre un anno di chiusura per lavori di ristrutturazzione e ampliamento la Frick Collection, una delle collezioni di arte europea tra le più importanti degli Stati Uniti, riaprirà al pubblico il 17 aprile nella dimora sulla Fifth Avenue. Il tycoon del carbone e dell'acciaio Henry Clay Frick, appassionato collezionista d’arte, mise insieme una raccolta di dipinti, disegni, sculture, porcellane e al mobilio europei, con celebri opere di (tra gli altri) Cimabue, Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Hans Memling, Hans Holbein, Tiziano, Bronzino, Veronese, El Greco, Van Dyck, Claude Lorrain, Rembrandt, Vermeer, Gainsborough, Fragonard, Goya, Ingres e Degas. Progettata dallo studio Carrère and Hastings in funzione proprio della collezione d'arte del magnate, la residenza newyorkese fu edificata a partire dal 1913, costando la bellezza di 5 milioni di dollari dell’epoca. Alla sua morte (avvenuta nel 1919) Frick donò la collezione e dispose che la dimora divenisse un museo aperto al pubblico «per incoraggiare e sviluppare lo studio delle arti», destinando allo scopo un ingente fondo. Il museo aprì in effetti nel 1935. 

Il progetto che riconsegnerà al pubblico la storica sede sulla «Museum Mile» migliorata, rivitalizzata e valorizzata, reca la firma di Selldorf Architects (architetto esecutivo Beyer Blinder Belle). «Abbiamo lavorato con grande cura a questo progetto per elaborare un vocabolario architettonico che fosse in continuità con il tessuto storico esistente, ma che nelle facciate e negli interni incorporasse dettagli contemporanei distinti ma appropriati, dichiara Annabelle Selldorf, direttrice dello studio Selldorf Architects. Credo che questa attenta fusione di vecchio e nuovo farà sentire le persone ancora più benvenute quando torneranno, o scopriranno per la prima volta, la Frick, la sua collezione e la sua splendida cornice».  Il costo totale del progetto, pari a 330 milioni di dollari, comprende nuove costruzioni, lavori di restauro e ristrutturazione, aggiornamenti delle infrastrutture per migliorarne l’efficienza energetica e il trasferimento temporaneo dell'istituzione sulla Madison Avenue, negli spazi dell’Edificio Breuer, già sede del Whitney Museum (e a breve di Sotheby’s).

Nel dettaglio, sono state restaurate le storiche gallerie del primo piano, destinate ai dipinti più noti, ed è stata creata una nuova serie di gallerie al secondo piano della dimora, spazi che accoglieranno il pubblico per la prima volta e in cui saranno allestiti dipinti, sculture e oggetti decorativi di dimensioni più ridotte. Grazie alla riconversione degli spazi esistenti e a piccole aggiunte, la ristrutturazione (la prima su così vasta scala dall’inaugurazione del 1935) ha ampliato in modo significativo la superficie disponibile sia per le mostre che per la programmazione: nuove gallerie per mostre speciali al primo piano del museo, sale didattiche e un nuovo auditorium da 220 posti, intitolato a Stephen A. Schwarzman, che inaugurerà a fine aprile con un festival di musica classica e contemporanea. Restaurato anche il giardino sulla 70th Street, ora visibile da nuovi punti di osservazione in tutto l’edificio. 

La residenza è stata oggetto di consistenti adeguamenti infrastrutturali, miglioramenti dell'accessibilità generale, nuovi servizi al pubblico e strutture interne (spicca la creazione di strutture avanzate per la conservazione delle opere d’arte e della biblioteca). La Frick Art Research Library, importante centro di ricerca storico-artistica fondato da Helen Clay Frick e le sue sale di lettura rinnovate, riapriranno in concomitanza con il museo, con nuovi punti di accesso che la integrerarnno agli spazi espositivi. Sono state inoltre ripristinati e reinstallati tessuti e tappezzerie prodotti dalle stesse aziende alle quali la famiglia Frick le aveva commissionate più di un secolo fa. Sono stati preservati i pannelli e gli intagli in legno, i marmi e gli intonaci decorativi, gli infissi e le ferramenta in bronzo.

A giugno, le nuove gallerie per mostre speciali del primo piano del museo debutteranno con «Vermeer's Love Letters», che continua la tradizione del Frick di presentazioni mirate di capolavori della collezione. Il focus, qui sarà sull’amata «Padrona e domestica» di Johannes Vermeer, uno dei tre dipinti del maestro olandese appartenenti alla Frick Collection, nonché l'ultima opera acquistata da Henry Clay Frick.


 

Redazione, 29 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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