Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

«Oro matto» tema di Mercanteinfiera

Presentazione della rassegna emiliana, che si svolge su una superficie di 45mila mq

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

Sarà il gioiello di bigiotteria, il cosiddetto processo imitativo di qualità del bijou di alta gamma, il protagonista di Mercanteinfiera primavera che si svolgerà quest’anno dal 25 febbraio al 5 marzo.

Nei 45mila mq di superficie espositiva previsti per la 36ma edizione della manifestazione saranno ospitati un migliaio di espositori che metteranno in vendita migliaia di oggetti d’epoca, orologeria, arredi per interni ed esterni e design oltre a dipinti, sculture, materiali grafici, gioielli.

E proprio le pietre preziose lavorate sono da sempre al centro dell’attenzione delle classi elevate e dei collezionisti e la loro «democratizzazione» attraverso la bigiotteria ha notevolmente allargato negli ultimi due secoli e mezzo la platea degli utilizzatori di questi materiali.

Una delle principali lavorazioni alla base di questa evoluzione del costume si ha con la nascita del «placcato d’oro», procedimento inventato da Giulio Galluzzi a Casalmaggiore (Cr) nel 1882.

Mercanteinfiera si occupa del tema con la rassegna collaterale «L’oro matto e il gioiello-fantasia nella prima metà del Novecento», nata in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore e curata da Bianca Cappello e Letizia Frigerio.

Gli organizzatori hanno portato negli spazi fieristici un centinaio di pezzi placcati oro e realizzati in leghe metalliche, ma anche in materiali plastici, paste di vetro, corallo e diamanti artificiali.

Tra gli oggetti esposti, gemelli da polso e sautoir in preziose perle di vetro murrino stile «Grande Gatsby», di moda nei primi del ’900, spille «a trina» di gusto inglese primo ’900 fino a riproduzioni di importanti gioielli come il «Leone» del 1938 di Elsa Schiaparelli e il noto «Oiseau en cage» di Cartier disegnato nel 1940, fino a pezzi firmati da Ornella Bijoux per Biki, la sarta di Maria Callas.

Altra collaterale prevista è «ll mare sorride da lontano», un percorso, curato da Paolo Aquilini, Serena Bertolucci, Luca Leoncini, Laura Cattoni e Simone Frangioni, che si snoda tra guide turistiche, abiti d’epoca, fotografie e affiche pubblicitarie che raccontano il mare da diversi punti di vista.

Stefano Luppi, 01 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Palazzo Montani Leoni a Terni ospita 45 delle oltre 1.100 opere della fondazione: un viaggio di otto secoli dal Medioevo al Rinascimento fino alle avanguardie del Novecento

L’ala nuova di Palazzo dei Musei ospita 50 dipinti provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma

Un recupero complessivo della Rocca estense ha ovviato ai danni del terremoto e al dissesto strutturale causato da un improvvido intervento degli anni Settanta

A Palazzo da Mosto progetti, disegni, appunti, corrispondenze e fotografie illustrano la nascita della città contemporanea

«Oro matto» tema di Mercanteinfiera | Stefano Luppi

«Oro matto» tema di Mercanteinfiera | Stefano Luppi